Il fascino discreto delle spese militari / di Alessandro Volpi da Facebook il 27-7-25
Ogni soldo speso per le armi deve tornare in America. La questione è sempre la stesso: Burro o Cannoni.
Cosa significa la politica del riarmo. Iveco defence vehicles e’ la divisione del gruppo Iveco che costruisce veicoli militari. Per effetto delle politiche di riarmo ha commesse dal Ministero della difesa per quasi 30 miliardi di euro per costruire carri armati. La proprietà di Iveco, che e’ per circa il 30 per cento nelle mani di Exor di Elkann, ha deciso di vendere Iveco defence vehicles che probabilmente sarà acquistata da Leonardo e Rheinmetall. Due domande e due considerazioni. La prima domanda. Perché Exor vende? Per fare cassa e per distribuire dividendi agli azionisti, in primis ad Elkann, in modo da sostenere anche il titolo Stellantis nel momento in cui non riesce più a vendere auto. La seconda domanda. Chi beneficia dell’acquisto? I grandi azionisti di Leonardo e Rheinmetall, cioè i grandi fondi e le grandi banche americane che hanno partecipazioni molto consistenti nelle due società. Passo alle considerazioni. E’ molto probabile che Leonardo e Rheinmetall sposteranno la produzione di carri armati commissionati dallo Stato italiano in fabbriche della loro filiera dove il costo della manodopera è più basso. Magari anche in Ucraina. La seconda considerazione. Queste spese pubbliche sono le uniche che non sottostanno ai vincoli del Patto di stabilità europeo da cui è prevista per i prossimi anni una spesa primaria netta dell’1,5 per cento fino al 2031, in pratica una significativa riduzione del Welfare. In sintesi, le commesse arricchiscono la finanza, non creano lavoro nel nostro paese e tolgono servizi essenziali.
FOCUS
Elkann cede IVECO Defence a Leonardo/Rheinmetall: 30 miliardi di commesse statali beneficeranno grandi azionisti USA, con possibili delocalizzazioni (Ucraina?). Intanto, il Patto di Stabilità taglia il welfare ma non le spese militari: un trasferimento di ricchezza dalla collettività alla finanza.
Soggetti/Attori principali:
- Exor (John Elkann)
- IVECO Defence Vehicles
- Leonardo SpA
- Rheinmetall AG
- Ministero della Difesa italiano
- Fondi d’investimento americani
- Governo italiano
- Unione Europea
Argomenti chiave/Keywords
Economici:
- Capitalismo clientelare
- Finanziarizzazione dell’industria bellica
- Delocalizzazione strategica
- Dividendi azionari vs interesse pubblico
- Commesse militari come profitto privato
- Crisi dell’industria automobilistica (Stellantis)
Politici:
- Militarizzazione delle politiche UE
- Svalutazione del welfare state
- Patto di Stabilità come arma di austerity
- Sovranità industriale perduta
- Lobbying militare-industriale
Sociali:
- Precariato industriale
- Smantellamento del tessuto produttivo
- Privatizzazione del settore strategico
- Disuguaglianza redistributiva
- Conflitto capitale-lavoro
Geopolitici:
- Interessi USA in Europa
- Ucraina come hub produttivo
- Ricatto occupazionale
- Autonomia strategica europea
Etici:
- Business della guerra
- Moral hazard finanziario
- Responsabilità sociale d’impresa
- Etica degli investimenti
Giuridici:
- Appalti pubblici opachi
- Golden power
- Tutela del know-how nazionale
- Regolamentazione UE sugli aiuti di Stato
La scelta di queste keyword permette di:
- Inquadrare il caso specifico in un contesto sistemico
- Collegare la vicenda a temi di attualità politica
- Svelare le connessioni tra finanza, industria e politica
- Mostrare l’impatto sulle classi sociali
- Evidenziare le contraddizioni UE tra austerity e spese militari
