La “teoria della triplice rivoluzione” cinese e l’analisi marxista MR 2025/1

TRADUZIONE di China’s “Triple Revolution Theory” and Marxist Analysis by Cheng Enfu and Yang Jun
FONTE Monthly Review 2025, Volume 77, Number 01 (May 2025)
IMMAGINE Il francobollo della Rivoluzione Culturale “Lunga Vita alla Vittoria Integrale della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria” (Seconda Bozza) annullato ed emesso dalla Repubblica Popolare Cinese.

di Cheng Enfu e Yang Jun

Nota degli editori della Monthly Review

In quella che è conosciuta come la Nuova Era, iniziata nel 2012 con l’ascesa di Xi Jinping a presidente del Partito Comunista Cinese (PCC) e presidente della Repubblica Popolare Cinese (RPC), c’è stato un costante avanzamento della sinicizzazione della teoria marxista e del concetto di socialismo con caratteristiche cinesi. diffondendosi a tutti gli aspetti della società e adottato come principio guida per la Cina nel suo complesso. Questa trasformazione non è, tuttavia, vista come una netta rottura con il passato, ma come un’ulteriore progressione della rivoluzione cinese, come simboleggiato dai suoi tre leader supremi nel corso della sua storia, Mao Zedong, Deng Xiaoping e Xi Jinping, che simboleggiano i periodi della presa rivoluzionaria del potere, della riforma rivoluzionaria (o rivoluzione riformata) e della nuova era. ora visto come rappresentante del periodo della Rivoluzione di Transizione volta a completare la rivoluzione. L’appello a “portare la rivoluzione al suo compimento”, che è stato introdotto per la prima volta da Mao, è stato ripreso da Xi nel 2016, e negli ultimi anni è stato un tema persistente nei suoi discorsi e nelle strategie a lungo termine che il PCC ha promosso. Rappresenta quindi una nuova fase della rivoluzione cinese, che ha recentemente celebrato il settantacinquesimo anniversario.

Questi cambiamenti nella progressione storica della rivoluzione cinese hanno portato a vari tentativi di teorizzare le tre fasi della rivoluzione. Qui Cheng Enfu e Yang Jun forniscono quella che chiamano “Teoria della Triplice Rivoluzione”. Il loro articolo è un prodotto della sinicizzazione del marxismo ed è scritto principalmente per un pubblico cinese e per i marxisti di tutto il mondo che hanno seguito il progresso della rivoluzione cinese. Poiché la loro argomentazione è sia di carattere logico che storico, pur descrivendo anche vari punti di vista alternativi, dovrebbe essere facilmente comprensibile per i lettori pazienti e attenti. Ciononostante, incoraggiamo i lettori di MR che trovano il viaggio laborioso a saltare fino alla fine, vale a dire la conclusione della parte IV, poiché questa riguarda ciò che significa veramente “portare a compimento la rivoluzione” secondo il punto di vista di questi autori. Fatto ciò, sarà possibile esaminare l’intera argomentazione dall’inizio alla fine, con nuove e più profonde intuizioni sull’evoluzione del pensiero marxista cinese nel presente come storia.

—Gli editori

Una sintesi del testo nel sito Stoccafissi e Baccalà

Seguono : Gli Autori, Traduzione del testo

Leggi tutto “La “teoria della triplice rivoluzione” cinese e l’analisi marxista MR 2025/1″

Monthly Review 2025/4/1

FONTE Monthly Review (1 Aprile 2025)
TRADUZIONE della presentazione del volume a cura della redazione
anticipata da una riduzione a cura del pgr IA Perplesity

April 2025 (Volume 76, Number 11)

Nello stesso numero

The U.S. Ruling Class and the Trump Regime , John Bellamy Foster
The Dialectics of Ecology and Ecological Civilization , Chen Yiwen
Lao Socialism with Buddhist Characteristics , Yumeng Liu
The Danger of Fascism in the United States: A View from the 1950s , Paul A. Baran

SUNTO by Perplexity

Presentazione del Saggio

Il saggio analizza criticamente il Premio in Scienze Economiche della Banca di Svezia in memoria di Alfred Nobel, assegnato nel 2024 a Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson (AJR) per il loro lavoro sulle “Origini coloniali dello sviluppo comparato”. L’autore sostiene che il premio sia stato storicamente utilizzato per promuovere ideologie economiche conservatrici, spesso ignorando o giustificando le implicazioni coloniali e imperialiste delle teorie premiate. In particolare, l’opera di AJR è criticata per aver idealizzato le istituzioni “inclusive” introdotte nei paesi di colonizzazione europea, omettendo le violenze e le esclusioni sistematiche subite dalle popolazioni indigene.

Sintesi Analitica

  1. Origine e Contesto del Premio
  • Il Premio in Scienze Economiche non fa parte dei premi originali istituiti da Alfred Nobel, ma è stato introdotto nel 1969 dalla Banca di Svezia.
  • È accusato di essere uno strumento ideologico per sostenere l’economia neoclassica e contrastare correnti economiche radicali.
  1. Premio 2024 e Critiche
  • AJR hanno ricevuto il premio per la loro teoria secondo cui le istituzioni “inclusive” (es. proprietà privata e capitalismo) hanno favorito lo sviluppo economico nei paesi colonizzati da europei.
  • La loro analisi si basa sull’idea che il clima e la mortalità europea abbiano determinato la natura delle istituzioni coloniali: “inclusive” nei paesi con alta presenza europea (es. Stati Uniti, Canada) e “estrattive” altrove (es. Africa).
  • Tuttavia, omettono sistematicamente il ruolo della violenza coloniale, del genocidio indigeno e della schiavitù nella formazione di queste istituzioni.
  1. Critica Marxista di Shahram Azhar
  • Azhar confronta il lavoro di AJR con quello del marxista Paul Baran (1957), che aveva già analizzato le divergenze economiche globali legate al colonialismo.
  • Baran sottolineava come tutte le forme di colonizzazione fossero basate sull’esclusione e sull’accumulazione primitiva del capitale, contrariamente alla visione “inclusiva” proposta da AJR.
  • Azhar accusa AJR di eurocentrismo e di ignorare il sistema globale del capitalismo monopolistico.
  1. Problemi Metodologici
  • AJR utilizzano la mortalità dei soldati europei come proxy per la mortalità dei coloni, una scelta metodologica discutibile che ignora le morti delle popolazioni indigene.
  • Le istituzioni “inclusive” sono definite in termini di basso rischio di espropriazione per i proprietari terrieri europei, senza considerare l’espropriazione originaria delle terre indigene.
  1. Implicazioni Ideologiche
  • Il lavoro di AJR è interpretato come una giustificazione del colonialismo insediativo e delle sue conseguenze genocidiarie.
  • Gli autori hanno anche applicato la loro teoria al conflitto israelo-palestinese, descrivendo Israele come un esempio di istituzioni “inclusive”, ignorando l’oppressione dei palestinesi.
  1. Conclusione
  • Il saggio denuncia come il Premio in Scienze Economiche sia stato usato per legittimare narrazioni neoliberali che minimizzano le ingiustizie storiche legate al colonialismo.
  • L’autore invita a una riflessione critica sulle implicazioni morali e politiche delle teorie economiche premiate.

Questo saggio rappresenta un’importante critica alla narrativa dominante nell’economia accademica, evidenziando la necessità di considerare le dimensioni storiche e sociali dello sviluppo economico globale.

Citations:
[1] https://ppl-ai-file-upload.s3.amazonaws.com/web/direct-files/12886793/08f888f0-4342-4bff-8663-ceedc7abf2b6/paste.txt


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SEGUE TRADUZIONE DEL TESTO

Leggi tutto “Monthly Review 2025/4/1”

La Nuova Era dell’Economia Globale

SINTESI by Perplexity
La Nuova Era dell’Economia Globale
di Giuseppe Masala
Pubblicato su L’Antidiplomatico 7-5-25 e poi
Sinistrainrete 10-5-25
LINK all’articolo

di Giuseppe Masala

Presentazione e Segnalazione dell’Articolo

“La Nuova Era dell’Economia Globale” di Giuseppe Masala

Contenuto e Temi Principali

L’articolo di Giuseppe Masala, pubblicato su L’Antidiplomatico, affronta la tesi – sostenuta dal direttore dell’Ufficio Studi del Fondo Monetario Internazionale, Pierre-Olivier Gourinchas – che l’economia globale sia entrata in una nuova era, caratterizzata da profondi cambiamenti dovuti all’innovazione tecnologica più che dalla globalizzazione o dalle politiche protezionistiche1.

Punti Chiave dell’Analisi

  • Innovazione tecnologica come motore del cambiamento
    Gourinchas, citato da Masala, sottolinea come il declino dell’occupazione manifatturiera nei paesi avanzati (sia in surplus commerciale come la Germania, sia in deficit come gli Stati Uniti) sia dovuto principalmente al progresso tecnologico e all’automazione, non agli squilibri commerciali o alla globalizzazione. L’imposizione di dazi, come quelli decisi dall’amministrazione Trump, non risolverebbe quindi il problema della perdita di posti di lavoro1.
  • Effetti sociali e rischi per la crescita
    L’articolo evidenzia che l’accelerazione tecnologica rischia di aumentare la disoccupazione e la precarietà, colpendo soprattutto le fasce più deboli della società, sia per la diminuzione dei posti di lavoro sia per l’aumento dei prezzi di beni e servizi1.
  • Esempi di automazione avanzata
    Masala cita casi concreti come gli stabilimenti Xiaomi in Cina, che producono smartphone senza operai, e i taxi o camion a guida autonoma in Cina e Russia, per mostrare come l’automazione stia rendendo il lavoro umano sempre più marginale nella produzione industriale e nei servizi1.
  • Sfida della distribuzione del reddito
    L’automazione massiccia pone una questione cruciale: se il lavoro umano diventa superfluo, bisogna ripensare la distribuzione del reddito, poiché la produzione rischia di non trovare più consumatori se le persone non hanno un lavoro e quindi un reddito1.
  • Competizione tecnologica e rischi geopolitici
    L’articolo conclude che la vera sfida tra le nazioni non è più solo commerciale, ma tecnologica. Se non affrontata, questa competizione potrebbe portare a tensioni ben più gravi di una guerra commerciale, come suggerisce lo stesso Fondo Monetario Internazionale1.

Valutazione e Attualità

L’articolo di Masala offre una riflessione lucida e aggiornata sulle dinamiche dell’economia globale, mettendo in luce come la tecnologia stia trasformando radicalmente il mercato del lavoro e le relazioni tra le grandi potenze economiche. La tesi centrale – che il vero discrimine tra paesi sarà la capacità di innovare tecnologicamente più che la gestione dei flussi commerciali – è supportata da dati e casi concreti, e pone interrogativi cruciali sul futuro della distribuzione della ricchezza e della stabilità sociale1.

Perché Segnalare Questo Articolo

  • Offre una sintesi chiara delle nuove sfide globali legate all’automazione e all’innovazione.
  • Propone una lettura critica delle politiche protezionistiche e delle loro reali capacità di incidere sull’occupazione.
  • Invita a riflettere su scenari futuri che potrebbero mettere in discussione i fondamenti stessi della società e dell’economia, con la necessità di ripensare radicalmente i meccanismi di distribuzione del reddito.

Conclusione

“La Nuova Era dell’Economia Globale” di Giuseppe Masala è un contributo utile per chi vuole comprendere le trasformazioni in atto nell’economia mondiale e le sfide che attendono governi, imprese e cittadini nell’era dell’automazione e dell’intelligenza artificiale1.

Citations:

  1. https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_nuova_era_delleconomia_globale/29296_60603/
  2. https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/27305-giuseppe-masala-derisa-e-umiliata-come-l-europa-si-appresta-a-divenire-mera-merce-di-scambio.html
  3. https://www.lantidiplomatico.it/autori-giuseppe_masala/38462/
  4. https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/29948-giuseppe-masala-la-disfatta-europea.html
  5. https://pubblicazioni.unicam.it/retrieve/e0ff0073-a48c-9bac-e053-1705fe0af019/Costituzione%20economica%20e%20democrazia%20pluralista.pdf
  6. https://www.ais-sociologia.it/wp-content/uploads/2020/10/Programma-CONVEGNO-AIS-Politica-2020-QR-and-Shortlink.pdf
  7. https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/27949-giuseppe-masala-l-avviso-finale-del-fondo-monetario-internazionale-all-impero-americano.html?acm=6945_2078
  8. https://www.giappichelli.it/media/catalog/product/openaccess/9791221160765.pdf
  9. https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/30452-giuseppe-masala-la-nuova-era-dell-economia-globale.html
  10. https://t.me/s/lantidiplomatico?before=43635
  11. https://www.rivistaaic.it/images/rivista/pdf/1_2024_18_MODENA_3_Laneve.pdf
  12. https://www.youtube.com/watch?v=oTl9GP0Asyo
  13. https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-lavviso_finale_del_fondo_monetario_internazionale_allimpero_americano/29296_54210/
  14. https://www.unica.it/unica/it/news_rassegna_s01.page?contentId=RST34964
  15. https://appelloalpopolo.it/?p=47442
  16. https://www.jstor.org/stable/43099659
  17. https://keynesblog.com/about/
  18. https://tesi.luiss.it/35764/1/239311_ANTOCI_GIUSEPPE.pdf
  19. https://assets.innovazione.gov.it/1637937177-programma-strategico-iaweb-2.pdf
  20. https://cris.unibo.it/retrieve/e1db2f57-9d34-4ee2-ae1d-8aea030eb590/BANCA%20CENTRALE%20EUROPEA%20E%20SOVRANIT%C3%80%20ECONOMICO-FINANZIARIA.pdf

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Per una filosofia del divenire storico: dalle necessità all’impossibile

SINTESY by Perplexity
Per una filosofia del divenire storico: dalle necessità all’impossibile
di Luciano Vasapollo – Rita Martufi – Mirella Madafferi
Pubblicato su Contropiano il 4-5-25
poi su Sinistrainrete il 9-5-25
LINK al testo

Presentazione

“Per una filosofia del divenire storico: dalle necessità all’impossibile” di Luciano Vasapollo, Rita Martufi e Mirella Madafferi è un saggio che si propone di attualizzare e approfondire la riflessione marxista sulle trasformazioni storiche, economiche e sociali del capitalismo globale. Il testo nasce come rielaborazione di precedenti lavori degli autori e si inserisce nel dibattito contemporaneo sulle crisi, le transizioni e le prospettive di superamento del sistema capitalistico, con particolare attenzione al ruolo della scienza, della tecnologia e degli intellettuali nei processi storici.

Sintesi Analitica

Il saggio affronta diversi nodi teorici e storici:

  • Critica dell’economia capitalistica e divenire storico
    Gli autori analizzano la società capitalistica attraverso la lente della Scuola Marxista Decoloniale, individuando nella produzione e riproduzione degli uomini nel divenire storico il fulcro della critica. Il capitalismo è visto come sistema globale segnato da diseguaglianze strutturali tra centro e periferia, e la sua crisi viene interpretata alla luce delle lotte di classe, in continuità con la lezione marxiana.
  • Ruolo della scienza, della tecnica e degli intellettuali
    Il saggio sottolinea come la scienza e la tecnologia, soprattutto in epoca contemporanea, siano sempre più intrecciate con la produzione bellica e con le logiche del capitale. Gli intellettuali, una volta protagonisti dell’emancipazione civile, sono oggi spesso integrati nel sistema, perdendo la loro funzione critica.
  • Struttura e sovrastruttura nel capitalismo
    Viene ribadita la distinzione marxiana tra elementi strutturali (come il rapporto tra lavoro vivo e lavoro morto) ed elementi sovrastrutturali (Stato, religione), sottolineando come il Modo di Produzione Capitalistico sia un modello teorico che si manifesta in diverse forme storiche di capitalismo.
  • Globalizzazione e mondializzazione
    Gli autori distinguono tra mondializzazione (processo storico di integrazione economica) e globalizzazione (ideologia neoliberista), criticando la polarizzazione tra “no global” e “sì global” e ponendo l’accento sulla necessità di indirizzare i processi globali verso fini sociali e collettivi.
  • Metodo marxiano e dialettica
    Il saggio affronta la difficoltà di coniugare metodo logico e indagine storica, criticando sia la rigidità degli schemi sia la separazione tra teoria e storia. Viene discussa la dialettica materialistica come strumento per comprendere i processi di trasformazione storica, distinguendo tra le posizioni di Marx ed Engels e il dibattito sulla natura e i limiti della dialettica stessa.
  • Critica all’economia politica dominante
    Si contrappone la concezione marxista, attenta ai rapporti sociali e alle dinamiche di classe, alla visione neoliberista che riduce l’economia a sommatoria di individui razionali e mercati autoregolati. Viene evidenziata la complessità delle classi sociali contemporanee, superando la loro rappresentazione dicotomica.

Focus sui Punti Chiave

  • Divenire storico e centralità della lotta di classe
    La storia è vista come processo aperto, segnato dal conflitto tra classi e dalla possibilità di rotture rivoluzionarie, contro ogni visione deterministica o evoluzionista del passaggio dal capitalismo al socialismo.
  • Scienza, tecnica e militarizzazione
    Il saggio mette in guardia contro la subordinazione della scienza e della tecnica agli interessi del capitale e della guerra, sottolineando la necessità di un controllo sociale e collettivo su innovazione e conoscenza.
  • Complessità delle classi e delle dinamiche sociali
    Non esistono blocchi monolitici: sia le classi subalterne che quelle dominanti sono attraversate da differenze e conflitti interni, che vanno analizzati per comprendere le trasformazioni attuali.
  • Critica della naturalizzazione dell’economia
    Gli autori rifiutano ogni tentativo di presentare le leggi economiche come naturali o inevitabili, rivendicando il carattere storico e artificiale delle regole che governano la società.
  • Dialettica come metodo e come critica
    Il confronto tra Marx ed Engels sulla dialettica è centrale: mentre Engels tende ad applicarla anche alla natura, Marx la vede soprattutto come strumento per comprendere e trasformare la società. La dialettica resta il cuore del metodo marxista, ma il suo ruolo e i suoi limiti sono oggetto di dibattito.

In sintesi, il saggio invita a ripensare criticamente il capitalismo contemporaneo, la funzione della scienza e il ruolo degli intellettuali, riaffermando la necessità di una filosofia del divenire storico capace di cogliere la complessità e le possibilità di trasformazione del reale.

Citations:

  1. https://ppl-ai-file-upload.s3.amazonaws.com/web/direct-files/attachments/12886793/1aa576b1-c4ec-45dd-9096-ae9d09777ab5/paste.txt

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LINK AL TESTO

SINTESY by Perplexity Per una filosofia del divenire storico: dalle necessità all’impossibile di Luciano Vasapollo – Rita Martufi – Mirella Madafferi Pubblicato su Contropiano il 4-5-25 poi su Sinistrainrete il 9-5-25 LINK al testo

I dazi possono fermare la decadenza degli Stati Uniti?

SINTESI (Deepseek) dell’articolo
I dazi possono fermare la decadenza degli Stati Uniti? / di Domenico Moro
IN Laboratorio per il socialismo del XXI secolo 23-4-25
POI in Sinistrainrete 25-4-25

di Domenico Moro

L’articolo di Domenico Moro analizza la politica dei dazi dell’amministrazione Trump come tentativo di contrastare il declino strutturale degli Stati Uniti, esaminandone cause, contraddizioni e limiti. Attraverso il confronto tra le tesi del sociologo francese Emmanuel Todd e quelle dell’economista Stephen Miran (consigliere di Trump), emerge un quadro complesso: i dazi non sono solo una misura protezionistica, ma uno strumento geopolitico per preservare l’egemonia del dollaro e la base industriale-militare USA, sebbene con risultati incerti.


SEGUONO:

ABSTRACT by Deepseek: Sintesi analitica , Analisi critica
Link al testo originale
APPENDICE esplicativa dei principali concetti by Deepseek
comprende
Definizioni Brevi
PIL (Prodotto Interno Lordo)
PIR (Prodotto Interno Reale)
Differenza Chiave tra PIL e PIR
Nota su PIR (Prodotto Interno lordo) e cfr USA Cina
1. PIL a Tasso di Cambio vs. PIL a PPA (Parità di Potere d’Acquisto)
2. La Sopravvalutazione del Dollaro e il PIR
3. Perché il PPA e il PIR sono Importanti per USA-Cina?
4. Conclusione: PIR, PPA e Declino USA
Stati Uniti vs Cina – PIL pro capite a confronto

Leggi tutto “I dazi possono fermare la decadenza degli Stati Uniti?”

Le classi sociali in Italia

Un libro ed un convegno
Il 15 Maggio ore 17:00 al Teatro l’Affratellamento
Presentazione del libro di Piergiorgio Ardeni Le classi sociali in Italia oggi
Informazioni sul libro

Le classi sociali in Italia oggi di Pier Giorgio Ardeni (Laterza, 2024) è un’opera che riprende e aggiorna il pionieristico Saggio sulle classi sociali di Paolo Sylos Labini (1974), interrogandosi sull’evoluzione della stratificazione sociale italiana negli ultimi cinquant’anni. Ardeni, economista e studioso dello sviluppo, sfata il luogo comune secondo cui le classi sociali sarebbero scomparse, dimostrando come, nonostante i mutamenti economici e culturali, le disuguaglianze strutturali permangano e influenzino mobilità sociale, accesso all’istruzione e opportunità economiche.

Attraverso un approccio multidisciplinare – che combina sociologia, economia e scienza politica – il libro analizza dati quantitativi e rielabora categorie classiche (borghesia, piccola borghesia, classe operaia) alla luce delle trasformazioni del capitalismo globale, della precarizzazione del lavoro e della polarizzazione dei redditi. L’obiettivo è mostrare come, nonostante la retorica neoliberista dell’”ascensore sociale” e della “società middle-class”, l’Italia resti un paese caratterizzato da un’immobilità sociale crescente, dove l’origine familiare continua a determinare destino economico e status.


SEGUE: Parole chiave, Sintesi analitica by Deepseek, Indice del volume, Link a recensione di Arnaldo Bagnasco.
Leggi tutto “Le classi sociali in Italia”

LA RISPOSTA A TRUMP: IL BANCOR KEYNESIANO

LA RISPOSTA A TRUMP: IL BANCOR KEYNESIANO di Giovanni La Torre
FONTE Limes 28/4/2025
SINTESI by IA e Breve nota by ChatGPT sul dibattito tra i due economisti: Keynes (GB) e White (USA) a Bretton Woods nel 1944
IMMAGINE redazionale

di Giovanni La Torre

“Il ritorno del Bancor: la moneta mondiale secondo Keynes per superare l’egemonia del dollaro”

Presentazione generale

Nel contesto di crescente instabilità monetaria e sfide al ruolo dominante del dollaro, Giovanni La Torre rispolvera la visione keynesiana del Bancor, una moneta sovranazionale pensata per gli scambi internazionali. L’idea, nata a Bretton Woods nel 1944 ma allora scartata dagli Stati Uniti, assume oggi nuova attualità: secondo l’autore, il sistema attuale – fondato sulla centralità del dollaro – è sempre più insostenibile, come dimostrano le crisi globali e la svolta isolazionista americana iniziata con Trump. Il testo propone di rilanciare un’alternativa monetaria multilaterale anche senza il coinvolgimento degli USA, basata sulla collaborazione tra le principali economie mondiali.

Attraverso un’analisi precisa dei dati sulle riserve valutarie e sulle quote di PIL globale, La Torre sostiene che un’alleanza monetaria tra Europa, Giappone, Canada e altri attori può dar vita a un nuovo strumento internazionale di regolamento – un Bancor aggiornato – capace di riequilibrare i rapporti economici globali. Il precedente dell’euro è considerato un esempio parziale e riuscito da estendere su scala più ampia.

L’articolo è anche un monito: senza una riforma dell’ordine monetario internazionale, il rischio è un ritorno al disordine che già nel Novecento alimentò crisi economiche e conflitti. La proposta del Bancor, oggi come allora, è una via per scongiurare quel rischio e garantire maggiore stabilità globale.

SEGUE Una sintesi di ChatGPT sulle posizioni dei due economisti Keynes e White a Bretton Woods
Leggi tutto “LA RISPOSTA A TRUMP: IL BANCOR KEYNESIANO”

Monthly Review 2025/1

FONTE Monthly Review n 1/2025 (1 maggio 2025)
TRADUZIONE della presentazione del volume a cura della redazione

SINTESI by ChatGPT
L’articolo “The MAGA Ideology and the Trump Regime”, pubblicato sulla rivista Monthly Review (maggio 2025, vol. 77, n. 1), affronta il tema dell’ideologia neofascista emergente negli Stati Uniti sotto l’influenza del movimento MAGA (Make America Great Again) e della presidenza Trump. L’autore, John Bellamy Foster, analizza come l’uso propagandistico del termine “marxismo culturale” sia stato impiegato per giustificare politiche reazionarie: smantellamento dello Stato amministrativo, attacco alla libertà accademica e repressione del dissenso. L’articolo mette in luce i pericoli della nuova ondata maccartista promossa da think tank conservatori come la Heritage Foundation, e sostiene la necessità di una rinascita del marxismo classico radicato nell’analisi di classe e nel materialismo storico, come strumento per ricostruire un movimento socialista universale capace di contrastare l’attuale deriva neofascista.

Parole chiave

SEGUE : Traduzione italiana della presentazione del numero della rivista
Leggi tutto “Monthly Review 2025/1”

Dollarizzazione digitale di Francesco Cappello

FONTE Sinistrainrete 1-5-25
Dollarizzazione digitale di Francesco Cappello
già pubblicato in Seminare domande il 27-4-25
ABSTRACT e accessi semantici da IA ChatGPT
LINK al testo

Presentazione dell’articolo “Dollarizzazione digitale” di Francesco Cappello

L’articolo di Francesco Cappello, Dollarizzazione digitale, esplora in profondità la nuova strategia statunitense per preservare l’egemonia globale del dollaro nell’era delle valute digitali. L’autore illustra come gli Stati Uniti stiano evitando una Central Bank Digital Currency (CBDC) in senso stretto, puntando invece su un modello decentralizzato ma controllato: stablecoin ancorate al dollaro, emesse da banche americane e regolate federalmente. In opposizione a questa strategia si collocano i BRICS+, la Cina con lo yuan digitale e l’Unione Europea con l’euro digitale. Il contesto è quello di una progressiva de-dollarizzazione e della nascita di un ordine economico multipolare e multivalutario.

Il cuore dell’articolo è l’analisi delle mosse legislative e fiscali degli USA per integrare le stablecoin nel sistema finanziario tradizionale, trasformandole in uno strumento strategico di dominio monetario globale. Cappello mette in luce anche i rischi legati alla stabilità delle stablecoin e le implicazioni geopolitiche e sistemiche della loro diffusione. Si delinea così una guerra silenziosa per il controllo dei flussi di capitale nel mondo digitale.


SEGUONO: Parole chiave, Punti principali, Link al testo
Leggi tutto “Dollarizzazione digitale di Francesco Cappello”

L’ideologia MAGA e il regime di Trump / J.B.Foster

FONTE Montley Review (May 01, 2025)
TRADUZIONE di
The MAGA Ideology and the Trump Regime
by John Bellamy Foster
ABSTRACT by IA Perplexity
IMMAGINE “The Bosses of the Senate” di Joseph Keppler, originariamente pubblicato sulla rivista Puck, gennaio 1889. Immagine tramite Biblioteca del Congresso.

Presentazione by Perplexity

L’articolo “The MAGA Ideology and the Trump Regime” di John Bellamy Foster, pubblicato il 1° maggio 2025, analizza la seconda amministrazione Trump negli Stati Uniti, concentrandosi sull’ideologia MAGA (Make America Great Again) e sulle sue radici materiali e storiche.
Foster esamina come il ritorno di Trump alla Casa Bianca abbia portato a una serie di misure drastiche, tra cui il congelamento delle spese federali, la riorganizzazione delle agenzie governative e la promozione di una visione del mondo fortemente anti-progressista, spesso definita come lotta contro il “marxismo culturale”. L’autore collega queste azioni a una più ampia tendenza neofascista, sostenendo che la vera forza trainante non sia Trump stesso, ma un’alleanza tra settori del capitale monopolistico e una base mobilitata della piccola borghesia bianca, con l’obiettivo di smantellare lo stato amministrativo e rafforzare il potere esecutivo.

Parole chiave

SEGUE : Analisi schematica, Schema riassuntivo, Conclusione, Traduzione italiana del saggio di Foster
Leggi tutto “L’ideologia MAGA e il regime di Trump / J.B.Foster”