Le classi sociali in Italia

Un libro ed un convegno
Il 15 Maggio ore 17:00 al Teatro l’Affratellamento
Presentazione del libro di Piergiorgio Ardeni Le classi sociali in Italia oggi
Informazioni sul libro

Le classi sociali in Italia oggi di Pier Giorgio Ardeni (Laterza, 2024) è un’opera che riprende e aggiorna il pionieristico Saggio sulle classi sociali di Paolo Sylos Labini (1974), interrogandosi sull’evoluzione della stratificazione sociale italiana negli ultimi cinquant’anni. Ardeni, economista e studioso dello sviluppo, sfata il luogo comune secondo cui le classi sociali sarebbero scomparse, dimostrando come, nonostante i mutamenti economici e culturali, le disuguaglianze strutturali permangano e influenzino mobilità sociale, accesso all’istruzione e opportunità economiche.

Attraverso un approccio multidisciplinare – che combina sociologia, economia e scienza politica – il libro analizza dati quantitativi e rielabora categorie classiche (borghesia, piccola borghesia, classe operaia) alla luce delle trasformazioni del capitalismo globale, della precarizzazione del lavoro e della polarizzazione dei redditi. L’obiettivo è mostrare come, nonostante la retorica neoliberista dell’”ascensore sociale” e della “società middle-class”, l’Italia resti un paese caratterizzato da un’immobilità sociale crescente, dove l’origine familiare continua a determinare destino economico e status.


SEGUE: Parole chiave, Sintesi analitica by Deepseek, Indice del volume, Link a recensione di Arnaldo Bagnasco.
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LA RISPOSTA A TRUMP: IL BANCOR KEYNESIANO

LA RISPOSTA A TRUMP: IL BANCOR KEYNESIANO di Giovanni La Torre
FONTE Limes 28/4/2025
SINTESI by IA e Breve nota by ChatGPT sul dibattito tra i due economisti: Keynes (GB) e White (USA) a Bretton Woods nel 1944
IMMAGINE redazionale

di Giovanni La Torre

“Il ritorno del Bancor: la moneta mondiale secondo Keynes per superare l’egemonia del dollaro”

Presentazione generale

Nel contesto di crescente instabilità monetaria e sfide al ruolo dominante del dollaro, Giovanni La Torre rispolvera la visione keynesiana del Bancor, una moneta sovranazionale pensata per gli scambi internazionali. L’idea, nata a Bretton Woods nel 1944 ma allora scartata dagli Stati Uniti, assume oggi nuova attualità: secondo l’autore, il sistema attuale – fondato sulla centralità del dollaro – è sempre più insostenibile, come dimostrano le crisi globali e la svolta isolazionista americana iniziata con Trump. Il testo propone di rilanciare un’alternativa monetaria multilaterale anche senza il coinvolgimento degli USA, basata sulla collaborazione tra le principali economie mondiali.

Attraverso un’analisi precisa dei dati sulle riserve valutarie e sulle quote di PIL globale, La Torre sostiene che un’alleanza monetaria tra Europa, Giappone, Canada e altri attori può dar vita a un nuovo strumento internazionale di regolamento – un Bancor aggiornato – capace di riequilibrare i rapporti economici globali. Il precedente dell’euro è considerato un esempio parziale e riuscito da estendere su scala più ampia.

L’articolo è anche un monito: senza una riforma dell’ordine monetario internazionale, il rischio è un ritorno al disordine che già nel Novecento alimentò crisi economiche e conflitti. La proposta del Bancor, oggi come allora, è una via per scongiurare quel rischio e garantire maggiore stabilità globale.

SEGUE Una sintesi di ChatGPT sulle posizioni dei due economisti Keynes e White a Bretton Woods
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Monthly Review 2025/1

FONTE Monthly Review n 1/2025 (1 maggio 2025)
TRADUZIONE della presentazione del volume a cura della redazione

SINTESI by ChatGPT
L’articolo “The MAGA Ideology and the Trump Regime”, pubblicato sulla rivista Monthly Review (maggio 2025, vol. 77, n. 1), affronta il tema dell’ideologia neofascista emergente negli Stati Uniti sotto l’influenza del movimento MAGA (Make America Great Again) e della presidenza Trump. L’autore, John Bellamy Foster, analizza come l’uso propagandistico del termine “marxismo culturale” sia stato impiegato per giustificare politiche reazionarie: smantellamento dello Stato amministrativo, attacco alla libertà accademica e repressione del dissenso. L’articolo mette in luce i pericoli della nuova ondata maccartista promossa da think tank conservatori come la Heritage Foundation, e sostiene la necessità di una rinascita del marxismo classico radicato nell’analisi di classe e nel materialismo storico, come strumento per ricostruire un movimento socialista universale capace di contrastare l’attuale deriva neofascista.

Parole chiave

SEGUE : Traduzione italiana della presentazione del numero della rivista
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Dollarizzazione digitale di Francesco Cappello

FONTE Sinistrainrete 1-5-25
Dollarizzazione digitale di Francesco Cappello
già pubblicato in Seminare domande il 27-4-25
ABSTRACT e accessi semantici da IA ChatGPT
LINK al testo

Presentazione dell’articolo “Dollarizzazione digitale” di Francesco Cappello

L’articolo di Francesco Cappello, Dollarizzazione digitale, esplora in profondità la nuova strategia statunitense per preservare l’egemonia globale del dollaro nell’era delle valute digitali. L’autore illustra come gli Stati Uniti stiano evitando una Central Bank Digital Currency (CBDC) in senso stretto, puntando invece su un modello decentralizzato ma controllato: stablecoin ancorate al dollaro, emesse da banche americane e regolate federalmente. In opposizione a questa strategia si collocano i BRICS+, la Cina con lo yuan digitale e l’Unione Europea con l’euro digitale. Il contesto è quello di una progressiva de-dollarizzazione e della nascita di un ordine economico multipolare e multivalutario.

Il cuore dell’articolo è l’analisi delle mosse legislative e fiscali degli USA per integrare le stablecoin nel sistema finanziario tradizionale, trasformandole in uno strumento strategico di dominio monetario globale. Cappello mette in luce anche i rischi legati alla stabilità delle stablecoin e le implicazioni geopolitiche e sistemiche della loro diffusione. Si delinea così una guerra silenziosa per il controllo dei flussi di capitale nel mondo digitale.


SEGUONO: Parole chiave, Punti principali, Link al testo
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L’ideologia MAGA e il regime di Trump / J.B.Foster

FONTE Montley Review (May 01, 2025)
TRADUZIONE di
The MAGA Ideology and the Trump Regime
by John Bellamy Foster
ABSTRACT by IA Perplexity
IMMAGINE “The Bosses of the Senate” di Joseph Keppler, originariamente pubblicato sulla rivista Puck, gennaio 1889. Immagine tramite Biblioteca del Congresso.

Presentazione by Perplexity

L’articolo “The MAGA Ideology and the Trump Regime” di John Bellamy Foster, pubblicato il 1° maggio 2025, analizza la seconda amministrazione Trump negli Stati Uniti, concentrandosi sull’ideologia MAGA (Make America Great Again) e sulle sue radici materiali e storiche.
Foster esamina come il ritorno di Trump alla Casa Bianca abbia portato a una serie di misure drastiche, tra cui il congelamento delle spese federali, la riorganizzazione delle agenzie governative e la promozione di una visione del mondo fortemente anti-progressista, spesso definita come lotta contro il “marxismo culturale”. L’autore collega queste azioni a una più ampia tendenza neofascista, sostenendo che la vera forza trainante non sia Trump stesso, ma un’alleanza tra settori del capitale monopolistico e una base mobilitata della piccola borghesia bianca, con l’obiettivo di smantellare lo stato amministrativo e rafforzare il potere esecutivo.

Parole chiave

SEGUE : Analisi schematica, Schema riassuntivo, Conclusione, Traduzione italiana del saggio di Foster
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Crescita cinese doppia rispetto a quella americana: il paradosso trumpiano by Marquez

SINTESI by ChatGPT
dell’articolo di Marquez
FONTE Kulturjam https://www.kulturjam.it/
Contiene LINK al testo originale

L’articolo analizza il paradosso delle politiche economiche di Donald Trump: le misure protezionistiche e i dazi imposti per contenere la Cina si stanno rivelando controproducenti. Secondo il FMI, nel biennio 2025-2026 la Cina crescerà al doppio del ritmo degli Stati Uniti (4% vs 1,8%), segnalando un’inversione di forza economica globale. La strategia trumpiana ha generato instabilità, perdita di fiducia nei mercati, fuga dai titoli in dollari e un’impennata dell’oro. Il tentativo di rilanciare l’America ha invece minato la sua credibilità economica, rafforzando indirettamente l’ascesa cinese.

Leggi l’articolo originale su Kulturjam

Sintesi schematica by ChatGPT

  • Fatti principali
    • FMI: crescita 2025-26 → Cina 4%, USA 1,8%
    • Trump aveva cercato di frenare la Cina con dazi e guerre commerciali.
  • Conseguenze inattese
    • Le misure protezionistiche USA hanno colpito anche l’economia americana.
    • I mercati reagiscono male: Dow Jones in calo, oro sopra 3.500$/oncia.
    • Il dollaro si indebolisce nonostante tassi alti.
  • Critiche alla strategia USA
    • Mancanza di coerenza economica e previsione.
    • Attacchi alla Fed e instabilità interna scoraggiano investimenti.
    • Economia americana percepita come ad alto rischio.
  • Paradosso
    • Le politiche anti-Cina rafforzano Pechino.
    • Trump, nel tentativo di contenere la Cina, finisce per favorirne l’ascesa.
  • Chiusura ironica
    • L’articolo suggerisce che, con questa tendenza, Pechino potrebbe un giorno “ringraziare” Trump.

RIASSUNTO

SINTESI by ChatGPT dell’articolo di Marquez FONTE Kulturjam https://www.kulturjam.it/ Contiene LINK al testo originale

Robot al lavoro

SINTESI by ChatGPT di un articolo di Fosco Giannini e link al testo scritto per L’ANTIDIPLOMATICO e pubblicato su Sinistrainrete
TITOLO PRINCIPALE redazionale

Robotizzazione generale del lavoro, espansione delle merci immateriali, caduta tendenziale del saggio di profitto e rivoluzione
Fosco Giannini

Un articolo apparso su Sinistrainrete

Fosco Giannini analizza le trasformazioni del capitalismo contemporaneo alla luce della teoria marxista, focalizzandosi su tre fenomeni principali:​

  1. Robotizzazione del lavoro: l’automazione crescente riduce l’occupazione e il plusvalore estratto dal lavoro umano.​lacittafutura.it+2lacittafutura.it+2thomasproject.net+2
  2. Espansione delle merci immateriali: la digitalizzazione e la smaterializzazione delle merci alterano le dinamiche tradizionali del valore.​
  3. Caduta tendenziale del saggio di profitto: l’aumento della composizione organica del capitale porta a una diminuzione del tasso di profitto, generando crisi sistemiche.​

L’autore sostiene che queste dinamiche accentuano le contraddizioni del capitalismo, rendendo necessaria una trasformazione rivoluzionaria della società.

Segue Sintesi schematica

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Il Deep Empire non dorme mai…

SINTESI dell’articolo di Alessandro Scassellati su Transorm! Italia
FONTE Sinistrainrete 24-4-25
TITOLO redazionale
IMMAGINE by ChatGPT
SINTESI by Deepseek

Come nascondere un impero: il disvelamento dell’impero degli Stati Uniti” di Alessandro Scassellati

L’articolo “Come nascondere un impero: il disvelamento dell’impero degli Stati Uniti” di Alessandro Scassellati esplora la storia dell’imperialismo statunitense, spesso oscurata dalla retorica ufficiale che dipinge gli USA come una “democrazia anti-coloniale”. Attraverso una recensione critica del libro How to Hide an Empire di Daniel Immerwahr, l’autore smonta il mito dell’America come potenza esclusivamente continentale, rivelando invece un passato (e un presente) di dominio territoriale, controllo militare e sfruttamento coloniale.

LINK al testo su Sinistrainrete
Segue una SINTESI effettuata da Deepseek
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Oro e titoli di Stato: l’America di Trump non è più un porto sicuro

Titolo: Oro e titoli di Stato: l’America di Trump non è più un porto sicuro
Autore: Luigi Pandolfi
Testata: Il Manifesto
Data: 20 aprile 2025
ABSTRACT con ChatGPT

Incipit
Global economy Fa un certo effetto apprendere che Bank of England vorrebbe rimpatriare il 30% delle sue riserve depositate presso la Fed di New York. Ma non è né il primo né il solo caso

Presentazione
Nell’articolo “Oro e titoli di Stato: l’America di Trump non è più un porto sicuro” pubblicato su Il Manifesto il 20 aprile 2025, Luigi Pandolfi analizza il crescente scetticismo internazionale verso la sicurezza economica e finanziaria degli Stati Uniti. Il sintomo principale di questa sfiducia è il progressivo rimpatrio dell’oro da parte di vari Paesi e il disimpegno dai titoli del Tesoro USA. Il fenomeno, che colpisce il cuore della fiducia globale nel dollaro e nella stabilità americana, è legato in particolare all’instabilità politica acuita dal ritorno sulla scena di Donald Trump e dalle sue esternazioni, oltre che alle tensioni geopolitiche e alle strategie protezionistiche messe in atto dagli USA. Tra le alternative emergenti, Pandolfi segnala la Germania come nuovo polo di attrazione finanziaria, in un contesto dove la corsa al riarmo si intreccia sempre più con le dinamiche del capitale.

1. Tesi centrale

Gli Stati Uniti stanno perdendo il loro status di “porto sicuro” per le riserve auree e gli investimenti finanziari a causa della crescente instabilità politica, della gestione caotica della politica commerciale (dazi) e delle dichiarazioni ambigue di Trump, che minano la fiducia nei confronti del sistema finanziario americano.

KW : Cina, Dedollarizzazione, Dilemma di Triffin, Finanza e armi, Germania, Guerra dei dazi, Methuselah Bonds, Multipolarità finanaziaria, Pandolfi Luigi, Riserve auree, Stati Uniti, T-Bond (Treasury Bond), Treasury Bond (T-Bond), Trump Donald,


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Il piano strampalato di Trump, sui dazi la Cina era preparata

Il piano strampalato di Trump, sui dazi la Cina era preparata
Francesco Saraceno economista
FONTE DOMANI 19 aprile 2025
ABSTRACT di ChatGPT

Il saggio di Francesco Saraceno analizza la strategia commerciale dell’amministrazione Trump in un contesto globale sempre più frammentato. Dietro i dazi e le dichiarazioni aggressive, l’economista individua una visione del mondo confusa, tra improvvisazione e obiettivi contraddittori. Saraceno smonta il protezionismo trumpiano mostrando come le misure adottate, lungi dall’essere efficaci, rischiando di indebolire gli Stati Uniti stessi, sia sul piano industriale che geopolitico. Centrale è il confronto con la Cina, potenza emergente più preparata di quanto la Casa Bianca sembri riconoscere. In chiusura, l’autore solleva interrogativi sul possibile indebolimento strutturale del dollaro e sulla tenuta dell’egemonia americana.

KW : Cina, Economisti liberali, Guerra dei dazi, Nixon shock, Politica economica, Protezionismo, Saraceno Francesco, Stati Uniti,

 Temi chiave

  • Protezionismo e mercantilismo
  • Strategia commerciale USA
  • Sistema monetario internazionale
  • Conflitto USA-Cina
  • Dollaro e ruolo di valuta di riserva
  • Industria e servizi
  • Globalizzazione e catene del valore
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