Dollarizzazione digitale di Francesco Cappello

FONTE Sinistrainrete 1-5-25
Dollarizzazione digitale di Francesco Cappello
già pubblicato in Seminare domande il 27-4-25
ABSTRACT e accessi semantici da IA ChatGPT
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Presentazione dell’articolo “Dollarizzazione digitale” di Francesco Cappello

L’articolo di Francesco Cappello, Dollarizzazione digitale, esplora in profondità la nuova strategia statunitense per preservare l’egemonia globale del dollaro nell’era delle valute digitali. L’autore illustra come gli Stati Uniti stiano evitando una Central Bank Digital Currency (CBDC) in senso stretto, puntando invece su un modello decentralizzato ma controllato: stablecoin ancorate al dollaro, emesse da banche americane e regolate federalmente. In opposizione a questa strategia si collocano i BRICS+, la Cina con lo yuan digitale e l’Unione Europea con l’euro digitale. Il contesto è quello di una progressiva de-dollarizzazione e della nascita di un ordine economico multipolare e multivalutario.

Il cuore dell’articolo è l’analisi delle mosse legislative e fiscali degli USA per integrare le stablecoin nel sistema finanziario tradizionale, trasformandole in uno strumento strategico di dominio monetario globale. Cappello mette in luce anche i rischi legati alla stabilità delle stablecoin e le implicazioni geopolitiche e sistemiche della loro diffusione. Si delinea così una guerra silenziosa per il controllo dei flussi di capitale nel mondo digitale.


SEGUONO: Parole chiave, Punti principali, Link al testo
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L’ideologia MAGA e il regime di Trump / J.B.Foster

FONTE Montley Review (May 01, 2025)
TRADUZIONE di
The MAGA Ideology and the Trump Regime
by John Bellamy Foster
ABSTRACT by IA Perplexity
IMMAGINE “The Bosses of the Senate” di Joseph Keppler, originariamente pubblicato sulla rivista Puck, gennaio 1889. Immagine tramite Biblioteca del Congresso.

Presentazione by Perplexity

L’articolo “The MAGA Ideology and the Trump Regime” di John Bellamy Foster, pubblicato il 1° maggio 2025, analizza la seconda amministrazione Trump negli Stati Uniti, concentrandosi sull’ideologia MAGA (Make America Great Again) e sulle sue radici materiali e storiche.
Foster esamina come il ritorno di Trump alla Casa Bianca abbia portato a una serie di misure drastiche, tra cui il congelamento delle spese federali, la riorganizzazione delle agenzie governative e la promozione di una visione del mondo fortemente anti-progressista, spesso definita come lotta contro il “marxismo culturale”. L’autore collega queste azioni a una più ampia tendenza neofascista, sostenendo che la vera forza trainante non sia Trump stesso, ma un’alleanza tra settori del capitale monopolistico e una base mobilitata della piccola borghesia bianca, con l’obiettivo di smantellare lo stato amministrativo e rafforzare il potere esecutivo.

Parole chiave

SEGUE : Analisi schematica, Schema riassuntivo, Conclusione, Traduzione italiana del saggio di Foster
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Robot al lavoro

SINTESI by ChatGPT di un articolo di Fosco Giannini e link al testo scritto per L’ANTIDIPLOMATICO e pubblicato su Sinistrainrete
TITOLO PRINCIPALE redazionale

Robotizzazione generale del lavoro, espansione delle merci immateriali, caduta tendenziale del saggio di profitto e rivoluzione
Fosco Giannini

Un articolo apparso su Sinistrainrete

Fosco Giannini analizza le trasformazioni del capitalismo contemporaneo alla luce della teoria marxista, focalizzandosi su tre fenomeni principali:​

  1. Robotizzazione del lavoro: l’automazione crescente riduce l’occupazione e il plusvalore estratto dal lavoro umano.​lacittafutura.it+2lacittafutura.it+2thomasproject.net+2
  2. Espansione delle merci immateriali: la digitalizzazione e la smaterializzazione delle merci alterano le dinamiche tradizionali del valore.​
  3. Caduta tendenziale del saggio di profitto: l’aumento della composizione organica del capitale porta a una diminuzione del tasso di profitto, generando crisi sistemiche.​

L’autore sostiene che queste dinamiche accentuano le contraddizioni del capitalismo, rendendo necessaria una trasformazione rivoluzionaria della società.

Segue Sintesi schematica

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Il Deep Empire non dorme mai…

SINTESI dell’articolo di Alessandro Scassellati su Transorm! Italia
FONTE Sinistrainrete 24-4-25
TITOLO redazionale
IMMAGINE by ChatGPT
SINTESI by Deepseek

Come nascondere un impero: il disvelamento dell’impero degli Stati Uniti” di Alessandro Scassellati

L’articolo “Come nascondere un impero: il disvelamento dell’impero degli Stati Uniti” di Alessandro Scassellati esplora la storia dell’imperialismo statunitense, spesso oscurata dalla retorica ufficiale che dipinge gli USA come una “democrazia anti-coloniale”. Attraverso una recensione critica del libro How to Hide an Empire di Daniel Immerwahr, l’autore smonta il mito dell’America come potenza esclusivamente continentale, rivelando invece un passato (e un presente) di dominio territoriale, controllo militare e sfruttamento coloniale.

LINK al testo su Sinistrainrete
Segue una SINTESI effettuata da Deepseek
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Gli squilibri economici ristrutturano il mondo

Un saggio di Francesco Cappello per SEMINARE DOMANDE e pubblicato su Sinistrainrete
Qualche citazione
Parole chiave
Presentazioni sintetiche di Deepseek, Perplexity, DeepAI (ChatGPT ha trovato troppo lungo il testo)
LINK al testo
IMMAGINE dal sito su Sinistrainrete

Rimettere in primo piano l’economia interna / di Francesco Cappello

Non abbiamo bisogno di tassare a morte la nostra gente”, “Dobbiamo tassare i paesi che si approfittano di noi.” Poi Trump ha perciò avanzato l’idea di sostituire il gettito derivante dall’imposta sul reddito con entrate provenienti da dazi sulle merci importate. Questo approccio si ispira a un modello storico, quando gli Stati Uniti finanziavano il governo principalmente attraverso i dazi, prima dell’introduzione dell’imposta sul reddito nel 1913.

JP Morgan ha dichiarato che “l’oro è moneta, tutto il resto è credito

La conclusione di Fink è perentoria: se il debito non verrà riportato sotto controllo, gli Stati Uniti rischiano di perdere il ruolo di emittente della moneta di riserva internazionale a beneficio di asset digitali come Bitcoin.

L’imposizione al mondo del dollaro, una moneta nazionale facente le veci di una valuta internazionale, aveva permesso agli USA «il meraviglioso segreto di un deficit senza lacrime, che permette di donare senza prendere, di prestare senza indebitarsi e di comprare senza pagare», parole queste del già ministro delle finanze francese e consulente di De Gaulle J. Rueff.

KW –

Bretton Woods 2.0, BRICS plus, Chips Act, Cina, Conflitto tra paesi debitori e paesi creditori, Criptovalute, Dedollarizzazione, Dilemma di Triffin, Draghi Mario, e-CNY (Yuan Digitale), Federal Reserve, Genius Act (GA – Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoins), Globalismo, Globalizzazione, Guerra economica USA-CINA, Imposta sul reddito, Inflaction Reduction Act, Multipolarità valutaria, Stablecoin, Stati Uniti, Svalutazione del dollaro, SWIFT (sistema occidentale di pagamenti), Treasury, Trump Donald, Unione Europea, Yuan Digitale (e-CNY)

VAI AL TESTO Gli squilibri economici ristrutturano il mondo
Seguono le schede sintetiche di Deepseek, Perplexity, DeepAI
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La classe dirigente statunitense e il regime di Trump / di J.B.Foster

FONTE Monthly Review. 2025, Volume 76, Numero 11 (Aprile 2025)
TRADUZIONE DI The U.S. Ruling Class and the Trump Regime
by John Bellamy Foster
PRECEDUTA DA UN ABSTRACT
LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE
https://monthlyreview.org/2025/04/01/the-u-s-ruling-class-and-the-trump-regime/

Monthly Review. 2025, Volume 76, Numero 11 (Aprile 2025)

ABSTRACT

L’articolo “La classe dirigente statunitense e il regime di Trump” di John Bellamy Foster (aprile 2025) offre una riflessione critica sullo stato attuale della politica e dell’economia negli Stati Uniti, con particolare attenzione al ruolo della classe capitalista e all’ascesa di Donald Trump come simbolo di un cambiamento politico radicale verso destra.

Presentazione sintetica:

L’autore analizza come, storicamente, la classe capitalista statunitense abbia detenuto un enorme potere economico, ma che fino a poco tempo fa si sosteneva che questo potere non si traducesse direttamente in controllo politico, mantenendo così una separazione tra economia e Stato, fondamentale per la democrazia liberale. Tuttavia, questa visione è oggi superata: la crisi strutturale del capitalismo e il declino della democrazia liberale hanno portato a una crescente influenza diretta dell’oligarchia economica sul governo, incarnata nell’amministrazione Trump, definita dall’autore come neofascista e dominata da interessi capitalistici concentrati.

Analisi sintetica:

  • L’articolo ripercorre il dibattito teorico sul rapporto tra classe dominante e Stato, evidenziando come la teoria marxista e i suoi sviluppi abbiano mostrato la complessità della “relativa autonomia” dello Stato rispetto agli interessi capitalistici, ma senza negare che la classe capitalista eserciti un controllo decisivo sulle istituzioni politiche.
  • Foster sottolinea che la democrazia americana è stata a lungo giustificata dall’ideologia pluralista, secondo cui il potere politico è distribuito tra varie élite e gruppi di interesse, non monopolizzato da una classe dominante. Questa narrazione è però oggi messa in crisi dalla realtà di un governo sempre più direttamente controllato da una ristretta oligarchia economica.
  • L’ascesa di Trump rappresenta, secondo l’autore, la manifestazione politica di questo processo, con un governo che promuove una ristrutturazione regressiva degli Stati Uniti, basata su una postura di guerra permanente e un controllo statale centralizzato da parte della classe capitalista più concentrata.
  • La crisi del capitalismo statunitense e la polarizzazione politica sono quindi elementi chiave per comprendere il passaggio da una democrazia liberale pluralista a un regime autoritario di destra, in cui la classe dominante non solo influenza, ma governa direttamente lo Stato.

In sintesi, l’articolo offre una critica approfondita e teoricamente informata del declino della democrazia liberale negli Stati Uniti, mettendo in luce come la classe capitalista abbia assunto un ruolo dominante e diretto nel governo, con Trump come espressione politica di questa trasformazione.


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Alla scoperta del Capitale

FONTE Monthly Review
Il discorso di Issac Deutscher è stato originariamente pubblicato su Monthly Review nel dicembre 1967 per commemorare i 100esimo anniversario del Capitale di Karl Marx. E’ stato ripubblicato in occasione del 150esimo anniversario del Capitale.

Issac Deutscher 1 dicembre 1967

Le condizioni in cui un giovane intellettuale polacco studiava Das Kapital negli anni ’20 o ’30 erano molto diverse da quelle prevalenti nella maggior parte dei paesi occidentali. Per noi la previsione marxista del crollo del capitalismo non era una visione apocalittica legata solo lontanamente alle realtà della nostra vita quotidiana. Il vecchio ordine sociale si stava sgretolando sotto i nostri occhi. Questo era il fatto schiacciante della nostra esistenza. Non potevamo sfuggirgli. La mia infanzia e la mia adolescenza ne sono state scosse più e più volte. Sono cresciuto a Cracovia e in una piccola città a metà strada tra Cracovia e Auschwitz, su una punta di terra incuneata tra le frontiere di tre imperi. Da ragazzo di dieci e undici anni ho assistito alla caduta delle dinastie dei Romanov, degli Asburgo e degli Hohenzollern. Da un giorno all’altro svanirono gli antichi poteri, le santità e i feticci che avevano tenuto in soggezione il nostro popolo per molte generazioni. Abbiamo sentito l’alito caldo della Rivoluzione Russa. Poi, appena oltre la frontiera, la Comune di Budapest divampò e fu sommersa dal sangue.

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Amiya Kumar Bagchi

Traduzione di
Notes from the Editors
Monthly Review February 2025 (Volume 76, Number 9)

https://monthlyreview.org/2025/02/01/mr-076-09-2025-02_0/

Con la morte di Amiya Kumar Bagchi il 28 novembre 2024, all’età di 88 anni, il mondo intero ha perso uno dei suoi più eccezionali analisti economici (ed economisti politici marxisti). Critico per tutta la vita dello sviluppo capitalista, ha fornito due contributi magistrali alla teoria dell’imperialismo: The Political Economy of Underdevelopment (Cambridge University Press, 1982) e Perilous Passage: Mankind and the Global Ascendancy of Capital (Rowman and Littlefield, 2005). Scritte nei decenni in cui la teoria dell’imperialismo stava calando in Occidente, queste opere non hanno ricevuto l’attenzione che meritavano all’epoca, ma meritano uno studio attento oggi.

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Machina sapiens

Cristianini, Nello
Machina sapiens : l’algoritmo che ci ha rubato il segreto della conoscenza / Nello Cristianini. – Bologna : Il mulino, ©2024. – 159 p. ; 22 cm. – (Contemporanea ; 325).) – [ISBN] 978-88-15-38446-1. – [BNI] 2024-5017.

Il report contiene

Abstract
Indice
Recensioni

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Imperialismo e globalizzazione di Samir Amin

Traduzione di
Imperialism and Globalization
by Samir Amin
https://monthlyreview.org/2001/06/01/imperialism-and-globalization/
Monthly Review 2001, Volume 53, Numero 02 (giugno)

Monthly Review 2001/6 01 giugno 2001)

Argomenti: Imperialismo, Economia politica, Stagnazione,

SAMIR AMIN (1931-2018) è stato direttore dell’Ufficio Africano (a Dakar, Senegal) del Terzo Forum Mondiale, un’associazione internazionale non governativa per la ricerca e il dibattito. È autore di numerosi libri e articoli tra cui Spectres of Capitalism (New York: Monthly Review Press, 1998).
Questo articolo è una ricostruzione degli appunti di un discorso tenuto al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, in Brasile, nel gennaio 2001.

ABSTRACT

L’imperialismo è una caratteristica intrinseca dell’espansione capitalistica, non semplicemente una fase successiva. Egli divide la conquista imperialista in tre fasi principali:

  1. La fase mercantilista: Caratterizzata dalla conquista europea delle Americhe, con la distruzione delle civiltà indigene e l’istituzione della schiavitù.
  2. La fase della rivoluzione industriale: Caratterizzata dal colonialismo in Asia e Africa, basata sull’apertura dei mercati e sull’appropriazione delle risorse naturali. Questa fase ha creato una polarizzazione globale significativa, aumentando la disuguaglianza tra i popoli.
  3. La fase attuale: Considerata una terza ondata di devastazione imperialista, guidata dal crollo del blocco sovietico e focalizzata sul controllo dei mercati, lo sfruttamento delle risorse e la supremazia statunitense.

Amin critica la retorica occidentale di “missione civilizzatrice” e “dovere di intervento”, smascherando il doppio standard applicato nella difesa della democrazia e dei diritti umani. Egli contesta la convergenza tra democrazia e mercato, sostenendo che la storia dimostra come il capitalismo tenda a subordinare la democrazia ai suoi interessi economici. L’autore sottolinea che l’espansione dei diritti democratici è stata il risultato delle lotte sociali contro il sistema capitalistico.

Amin mette in guardia contro il culturalismo e l’identitarismo, sottolineando che la democrazia deve essere universalista e non tollerare il particolarismo. L’autore prevede l’ascesa di nuove lotte sociali che si oppongono al sistema globale e mette in guardia dai pericoli dell’autoritarismo, che si annida nel capitalismo, sottolineando come il sistema cerchi di frammentare le forze potenzialmente ostili, favorendo l’identità separata. Amin conclude che la vera democrazia è essenziale per lo sviluppo, ma questo sviluppo deve essere nel contesto di una società post-capitalista, e questa trasformazione richiede sia socialismo che democrazia.


L’imperialismo non è uno stadio, e nemmeno il più alto, del capitalismo: fin dall’inizio, è inerente all’espansione del capitalismo. La conquista imperialista del pianeta da parte degli europei e dei loro figli nordamericani è stata condotta in due fasi e forse sta entrando in una terza.

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