Figure del comunismo / di Frédéric Lordon

Lordon, Frédéric
Figure del comunismo / Frédéric Lordon ; traduzione di Vincenzo Ostuni. – Milano : Ponte alle Grazie, ©2024. – 299 p. ; 21 cm. – (Saggi).) – [ISBN] 978-88-6833-967-8. – [BNI] 2024-10949.

Abstract

In Figure del comunismo, Lordon denuncia il capitalismo come doppia minaccia: precarietà esistenziale e collasso ecologico. Servono alternative radicali, non riforme. Attraverso una critica serrata all’”internazionalismo climatico” e alle illusioni green-capitaliste, propone un comunismo rinnovato: garanzia economica universale, fine della finanza speculativa, transizione pianificata.
La seconda parte del libro delinea istituzioni post-capitaliste: economia democratica, produzione culturale libera, beni comuni. L’ultima sezione affronta la lotta egemonica, analizzando resistenze (élite, golpe come il Cile ’73) e alleanze (anticapitalismo e antirazzismo).
Lordon non evade le contraddizioni (es. “comunismo in un solo Paese?”), ma insiste: senza rottura, non c’è futuro. Un manifesto per riabilitare l’idea comunista, svincolandola dai traumi del ’900 e trasformandola in progetto concreto, l’unico in grado di assicurare sopravvivenza e giustizia.

Argomenti

  • Critica al capitalismo verde (“scoutismo” eco-friendly inefficace)
  • Struttura di una transizione post-finanza (controllo democratico, moneta non speculativa)
  • Analisi storica delle controrivoluzioni (es. Cile ’73) e strategie controegemoniche
  • Proposta di un “comunismo lussuoso” (abbondanza redistribuita, non austerità)

Dall’editore

Un saggio fondamentale per tornare a immaginare e desiderare una società libera ed equa. Il modo in cui viviamo e produciamo va trasformato, radicalmente trasformato, altrimenti non sopravvivremo. È questo il presupposto fondamentale da cui, per Frédéric Lordon, dobbiamo tutti partire, traendone le necessarie conclusioni. Il capitalismo infatti distrugge la vita – per essere precisi la distrugge due volte: in primo luogo, attraverso l’ansia e la precarietà, quando affidiamo la sopravvivenza materiale degli individui ai due padroni «mercato» e «lavoro»; in secondo luogo, distruggendo le condizioni per l’abitabilità umana del pianeta: surriscaldato, invivibile, in preda a pandemie e guerre. Si rende dunque necessario tornare a immaginare non la mitigazione ma la fine di questo sistema, ed è esattamente ciò che fa questo denso e importante libro di Frédéric Lordon: immaginare un’uscita dal capitalismo proponendo figure di un comunismo possibile, finalmente liberato dai suoi fantasmi: perché, anche se non ha mai avuto luogo, il comunismo è gravato da ferite e ricordi disastrosi. Dunque il comunismo, da idea non raffigurabile e ostracizzata, deve tornare a essere desiderabile, a essere visto, scoperto, ideato, inventato, occorre che riprenda la scena della Storia: questo libro ci spiega come, e perché si tratti dell’unica scelta in grado di salvare le generazioni future.

Indice

 Prologo
 Introduzione
 Parte prima. Le forze dell’inconseguenza (negazioni, elusioni, titubanze)
   1. Certezza del disastro (se non facciamo nulla)
  2. Lo scoutismo, stadio supremo del capitalismo
  3. L’internazionalismo dell’elusione (ovvero gli inconvenienti dell’ «internazionalismo climatico»

 Parte seconda. Il comunismo come garanzia economica generale
  4. «Uscirne» – ma da che cosa e per andare dove?
  5. Transizione/i
  6. Aperture
  7. Transizione nella transizione
  8. Chiudere la finanza
  9. Per un comunismo lussuoso
 10. Garanzia economica generale e produzione culturale

  Parte terza. Egemonia, controegemonia
 11. Non molleranno nulla
 12. Cile ’73
 13. Avversità dall’esterno (il comunismo in un solo Paese?)
 14. L’egemonia scricchiola
 15. Anticapitalismo e antirazzismo (elementi di un blocco controegemonico)
       Di conseguenza
Note


FOCUS
Frédéric Lordon smaschera l’insostenibilità del capitalismo, che distrugge vite e pianeta, e rilancia il comunismo come unica via di salvezza. Non una mitigazione, ma una rottura radicale: garantire benessere collettivo, chiudere la finanza, costruire un’egemonia alternativa. Perché il comunismo, liberato dai suoi fallimenti storici, deve tornare a essere desiderabile.
KW
Comunismo, Lordon Frédéric, Marxismo-Leninismo, Teorie politiche,