I dazi possono fermare la decadenza degli Stati Uniti?

SINTESI (Deepseek) dell’articolo
I dazi possono fermare la decadenza degli Stati Uniti? / di Domenico Moro
IN Laboratorio per il socialismo del XXI secolo 23-4-25
POI in Sinistrainrete 25-4-25

di Domenico Moro

L’articolo di Domenico Moro analizza la politica dei dazi dell’amministrazione Trump come tentativo di contrastare il declino strutturale degli Stati Uniti, esaminandone cause, contraddizioni e limiti. Attraverso il confronto tra le tesi del sociologo francese Emmanuel Todd e quelle dell’economista Stephen Miran (consigliere di Trump), emerge un quadro complesso: i dazi non sono solo una misura protezionistica, ma uno strumento geopolitico per preservare l’egemonia del dollaro e la base industriale-militare USA, sebbene con risultati incerti.


SEGUONO:

ABSTRACT by Deepseek: Sintesi analitica , Analisi critica
Link al testo originale
APPENDICE esplicativa dei principali concetti by Deepseek
comprende
Definizioni Brevi
PIL (Prodotto Interno Lordo)
PIR (Prodotto Interno Reale)
Differenza Chiave tra PIL e PIR
Nota su PIR (Prodotto Interno lordo) e cfr USA Cina
1. PIL a Tasso di Cambio vs. PIL a PPA (Parità di Potere d’Acquisto)
2. La Sopravvalutazione del Dollaro e il PIR
3. Perché il PPA e il PIR sono Importanti per USA-Cina?
4. Conclusione: PIR, PPA e Declino USA
Stati Uniti vs Cina – PIL pro capite a confronto

Parole/concetti chiave

Sintesi analitica

1. La decadenza strutturale degli USA

  • Declino industriale:
    • La manifattura statunitense si è ridotta drasticamente (esempio: l’industria bellica non riesce a produrre proiettili NATO sufficienti per l’Ucraina).
    • Il PIL è “gonfiato” da servizi a dubbia utilità (Todd propone un “Prodotto Interno Reale” che ridurrebbe il PIL pro capite USA a $39.520, inferiore a quello europeo).
    • Fuga di cervelli: calo del 33% di ingegneri rispetto alla Russia, con conseguente dipendenza da lavoratori stranieri nei settori STEM.
  • Dipendenza dal dollaro:
    • Gli USA vivono di importazioni finanziate dall’emissione di dollari (valuta di riserva globale), ma questo meccanismo soffoca la competitività industriale.
    • Il deficit commerciale è cresciuto del 60% (2000-2022), nonostante le politiche protezionistiche da Obama a Biden.

2. La risposta di Trump e Miran: i dazi come “cura”

  • Obiettivi teorici:
    • Correggere la sopravvalutazione del dollaro (che penalizza le esportazioni).
    • Ripatriare produzioni strategiche (acciaio, alluminio) per sostenere la base militare.
    • Indebolire la Cina (dazi al 145% sui suoi prodotti, eccetto l’elettronica).
    • Costringere gli alleati a finanziare il debito USA con “Matusalem Bond” (titoli a 100 anni), legandoli al sistema finanziario americano.
  • Contraddizioni:
    • I dazi aumentano l’inflazione e riducono il potere d’acquisto (il dollaro si è indebolito del 9% nel 2024).
    • Le sanzioni (es. alla Russia) hanno accelerato la fuga dal dollaro (Cina e altri paesi diversificano le riserve).
    • Fallimento del “Dutch disease”: Il privilegio del dollaro rende più facile stampare moneta che produrre beni, vanificando i dazi.

3. Critiche all’approccio di Miran

  • Cause profonde ignorate:
    • La delocalizzazione è frutto della sovraccumulazione di capitale (crisi di profitto), non solo del dollaro forte.
    • La globalizzazione è un “aggiustamento spaziale” inevitabile del capitalismo (es. UK → USA → Cina).
  • Rischi geopolitici:
    • Le sanzioni USA hanno indebolito la fiducia nel dollaro (es. sequestro riserve russe).
    • L’Europa e altri alleati potrebbero rifiutarsi di comprare bond ultra-lunghi, temendo un dollaro debole.

4. Conclusioni: un declino inevitabile?

  • I dazi non fermeranno la decadenza USA, radicata in fattori strutturali (deindustrializzazione, fuga di cervelli, crisi del dollaro).
  • La strategia di Trump-Miran è un tentativo tardivo di preservare l’egemonia, ma:
    • La Cina avanza in tecnologie chiave (AI, semiconduttori).
    • Gli alleati sono sempre più riluttanti a finanziare il debito USA.
  • La vera posta in gioco: ridefinire l’ordine economico globale, ma con scarse probabilità di successo.

Analisi critica

L’articolo combina economia politica e geopolitica, evidenziando:

  1. Il paradosso del dollaro: fonte di potere e di declino.
  2. L’illusione protezionistica: i dazi non risolvono la crisi sistemica del capitalismo USA.
  3. La trappola dell’egemonia: gli USA cercano di mantenere un ruolo insostenibile con strumenti sempre più controversi.

Punti deboli dell’analisi:

  • Manca una valutazione alternativa (es. transizione a un modello post-industriale).
  • L’impatto sociale dei dazi (lavoratori vs. consumatori) è poco esplorato.

Utilità:

  • Spiega perché i dazi di Trump siano sintomo di declino, non soluzione.
  • Offre una prospettiva realista sul futuro dell’egemonia USA
Per leggere l’articolo nel testo originale

Definizioni Brevi Deepseek

PIL (Prodotto Interno Lordo)
PIR (Prodotto Interno Reale)
Differenza Chiave tra PIL e PIR
Nota su PIR (Prodotto Interno lordo) e cfr USA Cina
1. PIL a Tasso di Cambio vs. PIL a PPA (Parità di Potere d’Acquisto)
2. La Sopravvalutazione del Dollaro e il PIR
3. Perché il PPA e il PIR sono Importanti per USA-Cina?
4. Conclusione: PIR, PPA e Declino USA
Stati Uniti vs Cina – PIL pro capite a confronto

PIL (Prodotto Interno Lordo)

Il PIL è il valore totale di tutti i beni e servizi finali prodotti in un paese in un dato periodo (es. un anno).

  • Include: Consumi, investimenti, spesa pubblica, esportazioni nette.
  • Limiti: Conta anche attività speculative o non produttive (es. transazioni finanziarie).

PIR (Prodotto Interno Reale)

Il PIR è una misura alternativa (proposta da Emmanuel Todd) che calcola solo la ricchezza materiale prodotta, escludendo i settori “improduttivi” (es. finanza, burocrazia).

  • Include: Industria, agricoltura, edilizia, miniere, trasporti.
  • Obiettivo: Mostrare la reale capacità produttiva di un paese, senza distorsioni del PIL.

Differenza Chiave

  • PIL: “Quanto vale l’economia?” (anche servizi e finanza).
  • PIR: “Quanto produce davvero l’economia?” (solo settori materiali).

Esempio USA:

  • PIL pro capite: $76.000
  • PIR stimato: ~$39.500 (perché solo il 20-40% del PIL è “reale”).

Nota su PIR (Prodotto Interno lordo) e cfr USA Cina

Sì, esiste una connessione tra il PIR (Prodotto Interno Reale) di Todd e i criteri usati per confrontare il reddito tra paesi come USA e Cina, in particolare quando si considerano:

  1. Il PIL a parità di potere d’acquisto (PPA) vs. PIL a tasso di cambio di mercato.
  2. La sopravvalutazione del dollaro e il suo impatto sulle comparazioni economiche.

Ecco come questi elementi si collegano al PIR e alla critica di Todd:


1. PIL a Tasso di Cambio vs. PIL a PPA (Parità di Potere d’Acquisto)

  • PIL a tasso di cambio:
    • Misura il valore dei beni/servizi convertendo il PIL locale in dollari al tasso di cambio di mercato.
    • Problema: Sopravvaluta le economie con valute forti (es. USA) e sottovaluta quelle con valute deboli (es. Cina).
  • PIL a PPA:
    • Corregge le distorsioni dei cambi, confrontando il costo reale della vita e il potere d’acquisto.
    • Esempio: Nel 2023, il PIL cinese a PPA (35trilioni)superaquelloUSA(35trilioni)superaquelloUSA(28 trilioni), mentre a tasso di cambio è inferiore.

Connessione col PIR:

  • Il PIR, come il PPA, cerca di eliminare le distorsioni (nel suo caso, i settori “non produttivi” del PIL).
  • Entrambi mostrano che gli USA sono meno ricchi di quanto sembri, mentre la Cina (con un’economia più industriale) guadagna posizioni.

2. La Sopravvalutazione del Dollaro e il PIR

Todd e Miran evidenziano che:

  • Il dollaro forte (grazie al suo ruolo di valuta di riserva) artificialmente gonfia il PIL USA a tasso di cambio.
  • Questo penalizza le esportazioni USA e maschera il declino industriale (motivo per cui il PIR è molto più basso del PIL).

Esempio pratico:

  • Se la Cina produce 10 smartphone e gli USA 5, ma il dollaro è sopravvalutato, il PIL USA sembrerà più alto.
  • Il PIR (come il PPA) correggerebbe questa illusione, mostrando che la Cina produce più ricchezza reale.

3. Perché il PPA e il PIR sono Importanti per USA-Cina?

  • Cina:
    • Ha un’economia industriale e basata sulle esportazioni.
    • Il PIL a PPA (e un ipotetico PIR cinese) la favorisce, perché cattura meglio la sua produzione materiale.
  • USA:
    • Il PIL a tasso di cambio li avvantaggia, ma il PIR e il PPA rivelano:
      • La dipendenza da settori finanziari/servizi (che Todd considera “parassitari”).
      • La perdita di capacità produttiva (es. carenza di proiettili per l’Ucraina).

4. Conclusione: PIR, PPA e Declino USA

  • PIL a tasso di cambio: Dipende dal privilegio del dollaro, ma è ingannevole.
  • PPA: Corregge le distorsioni monetarie, ma include tutto (anche i servizi “inutili”).
  • PIR: Va oltre, mostrando quanta ricchezza è davvero prodotta (non solo scambiata).

In sintesi:

  • Se il PIL a PPA già ridimensiona gli USA rispetto alla Cina, il PIR li ridimensionerebbe ancora di più, rivelando il cuore del problema: un’economia sempre più vuota e dipendente dal dollaro.

Dati chiave (2023):

IndicatoreUSACina
PIL nominale$28 trilioni$18 trilioni
PIL a PPA$28 trilioni$35 trilioni
PIR (stima)~40% del PIL~60-70% del PIL*

(*La Cina ha un’economia più industriale, quindi il suo PIR sarebbe più vicino al PIL.)

Una ulteriore specificazione

🇺🇸 Stati Uniti vs 🇨🇳 Cina – PIL pro capite a confronto

(Dati aggiornati al 2024-2025, fonti: FMI – World Economic Outlook, World Bank)

IndicatoreStati Uniti (2024)Cina (2024)
PIL nominale pro capite≈ 85.000 USD≈ 13.500 USD
PIL PPA pro capite≈ 85.000 USD≈ 25.000 USD

📌 La Parità di Potere d’Acquisto (PPA) tiene conto delle differenze nei prezzi interni tra Paesi.


🔍 Cosa ci dicono i dati?

  • A valori nominali (2024), un cittadino statunitense ha un reddito medio circa 6 volte superiore a quello di un cittadino cinese.
  • Ma in termini di PPA, il divario si riduce a circa 3,4 volte, perché la vita in Cina è molto meno costosa.

📊 PIL Totale (2024)

PIL Totale (2024, in miliardi USD)NominalePPA
Stati Uniti≈ 27.000 mld USD≈ 27.000 mld USD
Cina≈ 18.000 mld USD≈ 34.000 mld USD

➡️ A Parità di Potere d’Acquisto, la Cina ha superato gli USA nel PIL complessivo già dal 2016, e nel 2024 è stimata a circa il 125% del PIL USA.


🧭 In sintesi

  • Il PIL nominale riflette la forza economica sui mercati globali e nei flussi finanziari.
  • Il PIL PPA riflette il potere d’acquisto reale e il tenore di vita interno.
  • La Cina, pur restando dietro in termini pro capite, ha già superato gli USA nel PIL totale a PPA, ridefinendo gli equilibri del potere economico globale.

Grafico a barre comparativo con queste stime

Ecco un confronto visivo tra Stati Uniti e Cina nel 2024 per quanto riguarda:

  • PIL pro capite: gli USA restano nettamente avanti, anche in PPA.
  • PIL totale: la Cina supera gli USA in termini di parità di potere d’acquisto (PPA), ma resta dietro in valore nominale.