di Domenico Moro
L’articolo di Domenico Moro analizza la politica dei dazi dell’amministrazione Trump come tentativo di contrastare il declino strutturale degli Stati Uniti, esaminandone cause, contraddizioni e limiti. Attraverso il confronto tra le tesi del sociologo francese Emmanuel Todd e quelle dell’economista Stephen Miran (consigliere di Trump), emerge un quadro complesso: i dazi non sono solo una misura protezionistica, ma uno strumento geopolitico per preservare l’egemonia del dollaro e la base industriale-militare USA, sebbene con risultati incerti.
SEGUONO:
ABSTRACT by Deepseek: Sintesi analitica , Analisi critica
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APPENDICE esplicativa dei principali concetti by Deepseek
comprende
Definizioni Brevi
PIL (Prodotto Interno Lordo)
PIR (Prodotto Interno Reale)
Differenza Chiave tra PIL e PIR
Nota su PIR (Prodotto Interno lordo) e cfr USA Cina
1. PIL a Tasso di Cambio vs. PIL a PPA (Parità di Potere d’Acquisto)
2. La Sopravvalutazione del Dollaro e il PIR
3. Perché il PPA e il PIR sono Importanti per USA-Cina?
4. Conclusione: PIR, PPA e Declino USA
Stati Uniti vs Cina – PIL pro capite a confronto
Parole/concetti chiave
Sintesi analitica
1. La decadenza strutturale degli USA
- Declino industriale:
- La manifattura statunitense si è ridotta drasticamente (esempio: l’industria bellica non riesce a produrre proiettili NATO sufficienti per l’Ucraina).
- Il PIL è “gonfiato” da servizi a dubbia utilità (Todd propone un “Prodotto Interno Reale” che ridurrebbe il PIL pro capite USA a $39.520, inferiore a quello europeo).
- Fuga di cervelli: calo del 33% di ingegneri rispetto alla Russia, con conseguente dipendenza da lavoratori stranieri nei settori STEM.
- Dipendenza dal dollaro:
- Gli USA vivono di importazioni finanziate dall’emissione di dollari (valuta di riserva globale), ma questo meccanismo soffoca la competitività industriale.
- Il deficit commerciale è cresciuto del 60% (2000-2022), nonostante le politiche protezionistiche da Obama a Biden.
2. La risposta di Trump e Miran: i dazi come “cura”
- Obiettivi teorici:
- Correggere la sopravvalutazione del dollaro (che penalizza le esportazioni).
- Ripatriare produzioni strategiche (acciaio, alluminio) per sostenere la base militare.
- Indebolire la Cina (dazi al 145% sui suoi prodotti, eccetto l’elettronica).
- Costringere gli alleati a finanziare il debito USA con “Matusalem Bond” (titoli a 100 anni), legandoli al sistema finanziario americano.
- Contraddizioni:
- I dazi aumentano l’inflazione e riducono il potere d’acquisto (il dollaro si è indebolito del 9% nel 2024).
- Le sanzioni (es. alla Russia) hanno accelerato la fuga dal dollaro (Cina e altri paesi diversificano le riserve).
- Fallimento del “Dutch disease”: Il privilegio del dollaro rende più facile stampare moneta che produrre beni, vanificando i dazi.
3. Critiche all’approccio di Miran
- Cause profonde ignorate:
- La delocalizzazione è frutto della sovraccumulazione di capitale (crisi di profitto), non solo del dollaro forte.
- La globalizzazione è un “aggiustamento spaziale” inevitabile del capitalismo (es. UK → USA → Cina).
- Rischi geopolitici:
- Le sanzioni USA hanno indebolito la fiducia nel dollaro (es. sequestro riserve russe).
- L’Europa e altri alleati potrebbero rifiutarsi di comprare bond ultra-lunghi, temendo un dollaro debole.
4. Conclusioni: un declino inevitabile?
- I dazi non fermeranno la decadenza USA, radicata in fattori strutturali (deindustrializzazione, fuga di cervelli, crisi del dollaro).
- La strategia di Trump-Miran è un tentativo tardivo di preservare l’egemonia, ma:
- La Cina avanza in tecnologie chiave (AI, semiconduttori).
- Gli alleati sono sempre più riluttanti a finanziare il debito USA.
- La vera posta in gioco: ridefinire l’ordine economico globale, ma con scarse probabilità di successo.
Analisi critica
L’articolo combina economia politica e geopolitica, evidenziando:
- Il paradosso del dollaro: fonte di potere e di declino.
- L’illusione protezionistica: i dazi non risolvono la crisi sistemica del capitalismo USA.
- La trappola dell’egemonia: gli USA cercano di mantenere un ruolo insostenibile con strumenti sempre più controversi.
Punti deboli dell’analisi:
- Manca una valutazione alternativa (es. transizione a un modello post-industriale).
- L’impatto sociale dei dazi (lavoratori vs. consumatori) è poco esplorato.
Utilità:
- Spiega perché i dazi di Trump siano sintomo di declino, non soluzione.
- Offre una prospettiva realista sul futuro dell’egemonia USA
Per leggere l’articolo nel testo originale
Definizioni Brevi Deepseek
PIL (Prodotto Interno Lordo)
PIR (Prodotto Interno Reale)
Differenza Chiave tra PIL e PIR
Nota su PIR (Prodotto Interno lordo) e cfr USA Cina
1. PIL a Tasso di Cambio vs. PIL a PPA (Parità di Potere d’Acquisto)
2. La Sopravvalutazione del Dollaro e il PIR
3. Perché il PPA e il PIR sono Importanti per USA-Cina?
4. Conclusione: PIR, PPA e Declino USA
Stati Uniti vs Cina – PIL pro capite a confronto
PIL (Prodotto Interno Lordo)
Il PIL è il valore totale di tutti i beni e servizi finali prodotti in un paese in un dato periodo (es. un anno).
- Include: Consumi, investimenti, spesa pubblica, esportazioni nette.
- Limiti: Conta anche attività speculative o non produttive (es. transazioni finanziarie).
PIR (Prodotto Interno Reale)
Il PIR è una misura alternativa (proposta da Emmanuel Todd) che calcola solo la ricchezza materiale prodotta, escludendo i settori “improduttivi” (es. finanza, burocrazia).
- Include: Industria, agricoltura, edilizia, miniere, trasporti.
- Obiettivo: Mostrare la reale capacità produttiva di un paese, senza distorsioni del PIL.
Differenza Chiave
- PIL: “Quanto vale l’economia?” (anche servizi e finanza).
- PIR: “Quanto produce davvero l’economia?” (solo settori materiali).
Esempio USA:
- PIL pro capite: $76.000
- PIR stimato: ~$39.500 (perché solo il 20-40% del PIL è “reale”).
Nota su PIR (Prodotto Interno lordo) e cfr USA Cina
Sì, esiste una connessione tra il PIR (Prodotto Interno Reale) di Todd e i criteri usati per confrontare il reddito tra paesi come USA e Cina, in particolare quando si considerano:
- Il PIL a parità di potere d’acquisto (PPA) vs. PIL a tasso di cambio di mercato.
- La sopravvalutazione del dollaro e il suo impatto sulle comparazioni economiche.
Ecco come questi elementi si collegano al PIR e alla critica di Todd:
1. PIL a Tasso di Cambio vs. PIL a PPA (Parità di Potere d’Acquisto)
- PIL a tasso di cambio:
- Misura il valore dei beni/servizi convertendo il PIL locale in dollari al tasso di cambio di mercato.
- Problema: Sopravvaluta le economie con valute forti (es. USA) e sottovaluta quelle con valute deboli (es. Cina).
- PIL a PPA:
- Corregge le distorsioni dei cambi, confrontando il costo reale della vita e il potere d’acquisto.
- Esempio: Nel 2023, il PIL cinese a PPA (35trilioni)superaquelloUSA(35trilioni)superaquelloUSA(28 trilioni), mentre a tasso di cambio è inferiore.
Connessione col PIR:
- Il PIR, come il PPA, cerca di eliminare le distorsioni (nel suo caso, i settori “non produttivi” del PIL).
- Entrambi mostrano che gli USA sono meno ricchi di quanto sembri, mentre la Cina (con un’economia più industriale) guadagna posizioni.
2. La Sopravvalutazione del Dollaro e il PIR
Todd e Miran evidenziano che:
- Il dollaro forte (grazie al suo ruolo di valuta di riserva) artificialmente gonfia il PIL USA a tasso di cambio.
- Questo penalizza le esportazioni USA e maschera il declino industriale (motivo per cui il PIR è molto più basso del PIL).
Esempio pratico:
- Se la Cina produce 10 smartphone e gli USA 5, ma il dollaro è sopravvalutato, il PIL USA sembrerà più alto.
- Il PIR (come il PPA) correggerebbe questa illusione, mostrando che la Cina produce più ricchezza reale.
3. Perché il PPA e il PIR sono Importanti per USA-Cina?
- Cina:
- Ha un’economia industriale e basata sulle esportazioni.
- Il PIL a PPA (e un ipotetico PIR cinese) la favorisce, perché cattura meglio la sua produzione materiale.
- USA:
- Il PIL a tasso di cambio li avvantaggia, ma il PIR e il PPA rivelano:
- La dipendenza da settori finanziari/servizi (che Todd considera “parassitari”).
- La perdita di capacità produttiva (es. carenza di proiettili per l’Ucraina).
- Il PIL a tasso di cambio li avvantaggia, ma il PIR e il PPA rivelano:
4. Conclusione: PIR, PPA e Declino USA
- PIL a tasso di cambio: Dipende dal privilegio del dollaro, ma è ingannevole.
- PPA: Corregge le distorsioni monetarie, ma include tutto (anche i servizi “inutili”).
- PIR: Va oltre, mostrando quanta ricchezza è davvero prodotta (non solo scambiata).
In sintesi:
- Se il PIL a PPA già ridimensiona gli USA rispetto alla Cina, il PIR li ridimensionerebbe ancora di più, rivelando il cuore del problema: un’economia sempre più vuota e dipendente dal dollaro.
Dati chiave (2023):
Indicatore | USA | Cina |
---|---|---|
PIL nominale | $28 trilioni | $18 trilioni |
PIL a PPA | $28 trilioni | $35 trilioni |
PIR (stima) | ~40% del PIL | ~60-70% del PIL* |
(*La Cina ha un’economia più industriale, quindi il suo PIR sarebbe più vicino al PIL.)
Una ulteriore specificazione
🇺🇸 Stati Uniti vs 🇨🇳 Cina – PIL pro capite a confronto
(Dati aggiornati al 2024-2025, fonti: FMI – World Economic Outlook, World Bank)
Indicatore | Stati Uniti (2024) | Cina (2024) |
---|---|---|
PIL nominale pro capite | ≈ 85.000 USD | ≈ 13.500 USD |
PIL PPA pro capite | ≈ 85.000 USD | ≈ 25.000 USD |
📌 La Parità di Potere d’Acquisto (PPA) tiene conto delle differenze nei prezzi interni tra Paesi.
🔍 Cosa ci dicono i dati?
- A valori nominali (2024), un cittadino statunitense ha un reddito medio circa 6 volte superiore a quello di un cittadino cinese.
- Ma in termini di PPA, il divario si riduce a circa 3,4 volte, perché la vita in Cina è molto meno costosa.
📊 PIL Totale (2024)
PIL Totale (2024, in miliardi USD) | Nominale | PPA |
---|---|---|
Stati Uniti | ≈ 27.000 mld USD | ≈ 27.000 mld USD |
Cina | ≈ 18.000 mld USD | ≈ 34.000 mld USD |
➡️ A Parità di Potere d’Acquisto, la Cina ha superato gli USA nel PIL complessivo già dal 2016, e nel 2024 è stimata a circa il 125% del PIL USA.
🧭 In sintesi
- Il PIL nominale riflette la forza economica sui mercati globali e nei flussi finanziari.
- Il PIL PPA riflette il potere d’acquisto reale e il tenore di vita interno.
- La Cina, pur restando dietro in termini pro capite, ha già superato gli USA nel PIL totale a PPA, ridefinendo gli equilibri del potere economico globale.
Grafico a barre comparativo con queste stime

Ecco un confronto visivo tra Stati Uniti e Cina nel 2024 per quanto riguarda:
- PIL pro capite: gli USA restano nettamente avanti, anche in PPA.
- PIL totale: la Cina supera gli USA in termini di parità di potere d’acquisto (PPA), ma resta dietro in valore nominale.