L’Europa evaporata del “vile affarista”
A.D. 2025, piccole verità crescono.
«Per anni l’Unione europea ha creduto che la dimensione economica, con 450 milioni di consumatori, portasse con sé potere geopolitico e nelle relazioni commerciali internazionali. Quest’anno sarà ricordato come l’anno in cui questa illusione è evaporata».
Evaporazione! Così ha parlato il “Vile affarista” (copyright Francesco Cossiga) al meeting dei ciellini a Rimini.
dall’incipit dell’articolo di Leonardo Mazzei su Sollevazione
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Sintesi: “Evaporazione” di Leonardo Mazzei
L’Illusione Evaporata: Draghi Ammette il Fallimento Geopolitico dell’Europa
Mario Draghi, al Meeting di Rimini, ha usato una parola potente: “evaporazione”. Con essa ha descritto la dissoluzione dell’illusione per cui i 450 milioni di consumatori dell’Unione Europea le avrebbero garantito automaticamente peso geopolitico. Il 2024, ammette, è l’anno in cui questa finzione è svanita sotto i colpi dei dazi USA, della marginalità nei negoziati di pace e della subalternità a Washington.
Ma la domanda è: ci sta prendendo in giro?
Mazzei si chiede: Draghi e le oligarchie europee se ne rendono conto solo ora? O lo sapevano benissimo e hanno mentito per decenni? In entrambi i casi, la risposta dovrebbe essere la stessa: una cacciata a calci nel sedere per una classe dirigente colpevole di aver costruito un’Europa “congenitamente subalterna” agli Stati Uniti, un progetto nato come “articolazione della NATO”.
La Soluzione Fallita: “Più Europa” è un Disco Rotto
La ricetta di Draghi – più integrazione, più debito comune – è la stessa di sempre, nonostante il fallimento evidente. Per l’autore, è la prova di un vicolo cieco:
- Il debito comune senza un’unità politica è una finanza, non una soluzione.
- L’unitá politica è impossibile, come dimostrano 70 anni di storia. Un progetto irrealizzabile è, per definizione, sbagliato.
Il Pericolo Reale: Un Mostro Tecnocatico in Agonia
La vera minaccia non è l’evaporazione dell’UE, ma la sua agonia prolungata. La crisi oggettiva non si è ancora tradotta in una risposta soggettiva (coscienza e organizzazione popolare) abbastanza forte da fermare l’oligarchia al potere.
Mentre l’Europa evapora, i suoi “zombi al potere” potrebbero reagire con mix sempre più pericolosi di bellicismo, autoritarismo e russofobia per sopravvivere. Il discorso di Draghi, con il suo ottimismo di facciata, ignora volutamente questa deriva.
La Conclusione: Uscire dall’Incubo
L’articolo lancia un appello: non bisogna aspettare che il mostro tecnocratico collassi da solo. Bisogna fermarlo prima che sia troppo tardi. L’Europa di Draghi sta evaporando? Bene, la si lasci al suo destino. È ora di uscirne e cominciare a guardare seriamente al futuro, liberandosi delle élites che l’hanno ridotta in questo stato.