Presentazione
“Per una filosofia del divenire storico: dalle necessità all’impossibile” di Luciano Vasapollo, Rita Martufi e Mirella Madafferi è un saggio che si propone di attualizzare e approfondire la riflessione marxista sulle trasformazioni storiche, economiche e sociali del capitalismo globale. Il testo nasce come rielaborazione di precedenti lavori degli autori e si inserisce nel dibattito contemporaneo sulle crisi, le transizioni e le prospettive di superamento del sistema capitalistico, con particolare attenzione al ruolo della scienza, della tecnologia e degli intellettuali nei processi storici.
Sintesi Analitica
Il saggio affronta diversi nodi teorici e storici:
- Critica dell’economia capitalistica e divenire storico
Gli autori analizzano la società capitalistica attraverso la lente della Scuola Marxista Decoloniale, individuando nella produzione e riproduzione degli uomini nel divenire storico il fulcro della critica. Il capitalismo è visto come sistema globale segnato da diseguaglianze strutturali tra centro e periferia, e la sua crisi viene interpretata alla luce delle lotte di classe, in continuità con la lezione marxiana. - Ruolo della scienza, della tecnica e degli intellettuali
Il saggio sottolinea come la scienza e la tecnologia, soprattutto in epoca contemporanea, siano sempre più intrecciate con la produzione bellica e con le logiche del capitale. Gli intellettuali, una volta protagonisti dell’emancipazione civile, sono oggi spesso integrati nel sistema, perdendo la loro funzione critica. - Struttura e sovrastruttura nel capitalismo
Viene ribadita la distinzione marxiana tra elementi strutturali (come il rapporto tra lavoro vivo e lavoro morto) ed elementi sovrastrutturali (Stato, religione), sottolineando come il Modo di Produzione Capitalistico sia un modello teorico che si manifesta in diverse forme storiche di capitalismo. - Globalizzazione e mondializzazione
Gli autori distinguono tra mondializzazione (processo storico di integrazione economica) e globalizzazione (ideologia neoliberista), criticando la polarizzazione tra “no global” e “sì global” e ponendo l’accento sulla necessità di indirizzare i processi globali verso fini sociali e collettivi. - Metodo marxiano e dialettica
Il saggio affronta la difficoltà di coniugare metodo logico e indagine storica, criticando sia la rigidità degli schemi sia la separazione tra teoria e storia. Viene discussa la dialettica materialistica come strumento per comprendere i processi di trasformazione storica, distinguendo tra le posizioni di Marx ed Engels e il dibattito sulla natura e i limiti della dialettica stessa. - Critica all’economia politica dominante
Si contrappone la concezione marxista, attenta ai rapporti sociali e alle dinamiche di classe, alla visione neoliberista che riduce l’economia a sommatoria di individui razionali e mercati autoregolati. Viene evidenziata la complessità delle classi sociali contemporanee, superando la loro rappresentazione dicotomica.
Focus sui Punti Chiave
- Divenire storico e centralità della lotta di classe
La storia è vista come processo aperto, segnato dal conflitto tra classi e dalla possibilità di rotture rivoluzionarie, contro ogni visione deterministica o evoluzionista del passaggio dal capitalismo al socialismo. - Scienza, tecnica e militarizzazione
Il saggio mette in guardia contro la subordinazione della scienza e della tecnica agli interessi del capitale e della guerra, sottolineando la necessità di un controllo sociale e collettivo su innovazione e conoscenza. - Complessità delle classi e delle dinamiche sociali
Non esistono blocchi monolitici: sia le classi subalterne che quelle dominanti sono attraversate da differenze e conflitti interni, che vanno analizzati per comprendere le trasformazioni attuali. - Critica della naturalizzazione dell’economia
Gli autori rifiutano ogni tentativo di presentare le leggi economiche come naturali o inevitabili, rivendicando il carattere storico e artificiale delle regole che governano la società. - Dialettica come metodo e come critica
Il confronto tra Marx ed Engels sulla dialettica è centrale: mentre Engels tende ad applicarla anche alla natura, Marx la vede soprattutto come strumento per comprendere e trasformare la società. La dialettica resta il cuore del metodo marxista, ma il suo ruolo e i suoi limiti sono oggetto di dibattito.
In sintesi, il saggio invita a ripensare criticamente il capitalismo contemporaneo, la funzione della scienza e il ruolo degli intellettuali, riaffermando la necessità di una filosofia del divenire storico capace di cogliere la complessità e le possibilità di trasformazione del reale.
Citations:
Risposta da Perplexity: pplx.ai/share
SINTESY by Perplexity Per una filosofia del divenire storico: dalle necessità all’impossibile di Luciano Vasapollo – Rita Martufi – Mirella Madafferi Pubblicato su Contropiano il 4-5-25 poi su Sinistrainrete il 9-5-25 LINK al testo