Presentazione del numero e sommario
“La Cina resta un giallo” è il nono numero di Limes del 2023 e si concentra sulle sfide che il paese guidato dal presidente Xi Jinping (giunto al terzo mandato) si trova ad affrontare in patria e all’estero. Da quando negli anni Settanta Deng Xiaoping ha lanciato la politica di riforma e apertura, la Repubblica Popolare ha compiuto straordinari progressi sul piano economico, tecnologico e militare. Eppure il cosiddetto “risorgimento”, cioè la trasformazione della Cina in superpotenza in grado di competere con gli Stati Uniti, è ancora messo a repentaglio da diversi fattori.
La prima parte, titolata “incubi e sogni di Pechino”, si concentra sugli argomenti domestici in cima all’agenda di Xi: il rallentamento dell’economia e le possibili riforme per porvi rimedio; il declino demografico; lo stress sociale e il disagio dei giovani; lo sviluppo dei microchip cinesi; il rapporto tra centro e periferia del paese; la trasformazione della Repubblica Popolare in potenza navale.
La seconda sezione analizza le mosse degli Stati Uniti e dei loro soci (Giappone e Australia in primis) per contrastare Cina e Federazione Russa. Con particolare attenzione al dibattito americano su quale sia la strategia migliore per affrontare la “strana coppia” composta da Pechino e Mosca, ai recenti sviluppi delle contese nel Mar Cinese Meridionale e ai piani di Tōkyō in caso di guerra per Taiwan.
La terza parte è dedicata proprio al ruolo che l’isola un tempo conosciuta come Formosa ha negli equilibri dell’Indo-Pacifico, al complesso processo di formazione dell’identità taiwanese e alla strategia che Taipei intende adottare per contrastare Pechino. Quest’ultima considera l’unificazione con Taiwan cruciale non solo per superare psicologicamente le invasioni subite per mano di europei, russi e giapponesi tra il XIX e il XX secolo. Ma anche per dominare i Mari Cinesi, neutralizzare il contenimento attuato dagli Stati Uniti lungo la “prima catena di isole” e penetrare indisturbata nell’Oceano Pacifico. Insomma, da queste acque passa il futuro della Repubblica Popolare.
Il sommario
Il postulato Quaroni – Editoriale (in appendice: “India? No, grazie: Bharat!” – Lorenzo Di Muro)
Parte 1 – Incubi e sogni di Pechino
Generazione Xi – Giorgio Cuscito
La demografia fermerà la Cina – Yi Fuxian
L’America non può evitare il G2 con la Cina – Deng Yuwen
La nave cinese prende il largo – You Ji
Il nuovo Mao gioca col fuoco – Willy Lam
Xi l’insicuro – Zhao Suisheng
In Cina è tempo di riforme economiche – Wang Zichen e Jia Yuxuan
Pechino non si arrende nella guerra dei chip – Alessandro Aresu
La seta non vende più – Heribert Dieter
Sicurezza globale con caratteri cinesi – Dong Yifan e Sun Chenghao
Hong Kong, la porta cinese sul Sud Globale – Christine Loh
Un paese, troppi nomi – Francesco Sisci
Il tempo favorisce Usa o Cina? – Bernardino Regazzoni
Parte 2 – Usa e soci contro Cina e Russia
Controllare l’Eurasia: una strategia offensiva per gli Stati Uniti – Seth Cropsey
L’egemonia liberale unisce Cina e Russia – Jeffrey Mankoff
Sul dilemma Ucraina-Taiwan l’America si gioca l’egemonia – Federico Petroni e Giacomo Mariotto
Vista da Tōkyō, la strana coppia fa paura – Kawashima Shin
Okinawa nell’occhio del ciclone – Marina Fujita Dickson
Se a Taiwan sarà guerra, Tōkyō si schiererà con gli Usa – Watanabe Tsuneo ‘Nabe’
L’espansione della Cina nel Mar Cinese Meridionale – Mario G. Losano
L’Australia non si piega alla Cina – Carl Rhodes
Quanto indiano è l’Oceano Indiano? – Lorenzo Di Muro
La guerra in Ucraina riscalda il Mediterraneo – Germano Dottori
Parte 3 – Appuntamento a Taiwan
Taiwan non è soltanto una Cina – Alison Hsiao
Taipei nella trappola di Tucidide – Chen Yeong-Kang
La guerra che nessuno può vincere – Lonnie Henley
Così Taiwan si prepara all’invasione – Sheu Jyh-Shyang e Lee Jyun-Yi
La storia in carte – a cura di Edoardo Boria
Gli articoli con breve presentazione
Copertina a cura di Laura Canali – 2023
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CINA, SCONTRO USA-CINA, SCONTRO USA-RUSSIA, OCEANO PACIFICO, TAIWAN, GIAPPONE, AUSTRALIA, INDIAIN QUESTO NUMERO
Il postulato Quaroni
Editoriale del numero di Limes 9/23, La Cina resta un giallo.
India? No, grazie: Bharat!
Appendice all’editoriale “Il postulato Quaroni” del numero di Limes 9/23, La Cina resta un giallo.
a cura di Lorenzo Di Muro
GENERAZIONE XI
In Cina aumentano disoccupazione e malessere giovanile, diminuiscono matrimoni e nascite, crescono gli obesi. Pechino ha bisogno di più figli per alimentare il ‘risorgimento della nazione’ e, nello scenario peggiore, fare la guerra all’America per Taiwan.
LA DEMOGRAFIA FERMERÀ LA CINA
Il crollo del tasso di fertilità e l’invecchiamento della popolazione minano il ‘risorgimento’ della Repubblica Popolare. America e soci sperimenteranno crisi simili. Le statistiche fallate, l’inefficace modello giapponese e l’ascesa indiana.
di Yi Fuxian
L’AMERICA NON PUÒ EVITARE IL G2 CON LA CINA
Pechino non è ancora in condizione di guidare l’ordine internazionale. Perciò propone a Washington di spartirsi il pianeta. Certo del rifiuto statunitense, Xi appronta nuove iniziative globali e stringe a sé la Russia. Aspettando lo scontro per Taiwan.
di Deng Yuwen
LA NAVE CINESE PRENDE IL LARGO
Dal mare vengono le grandi minacce, dunque è sull’acqua che occorre difendersi. Le strategie della Marina cinese, in piena transizione. Gli scenari per Taiwan. Pregi e limiti delle portaerei. Puntare alle ‘acque blu’ per beffare la geografia e proiettare deterrenza.
di You Ji
IL NUOVO MAO GIOCA COL FUOCO
Xi ha imposto un verticismo inedito dai tempi del ‘grande timoniere’. Ma l’accentramento autoritario genera inefficienze, servilismo e autoreferenzialità. Il nodo delle commissioni. I riflessi dell’affare Qin. Il vecchio Bao ammonì: senza il popolo, il capo è un simulacro.
di Willy Lam
XI L’INSICURO
Dotato di immensi poteri, il presidente cinese ha rivoluzionato gli apparati di politica estera per assumerne il diretto controllo. La guerra d’Ucraina danneggia gli interessi della Repubblica Popolare. La tendenza del ‘nuovo Mao’ alla paranoia è pericolosa.
di Zhao Suisheng
IN CINA È TEMPO DI RIFORME ECONOMICHE
A Pechino tiene banco il dibattito su come superare i problemi strutturali, evitare lo scoppio della bolla immobiliare e rilanciare lo sviluppo. L’insoluto tema del rapporto tra aree urbane e rurali. Urge potenziare domanda interna e programmi di assistenza sociale.
di Wang Zichen e Jia Yuxuan
PECHINO NON SI ARRENDE NELLA GUERRA DEI CHIP
Huawei è ancora la pietra angolare dello scontro tra Stati Uniti e Cina. Le sanzioni di Washington colpiscono la Repubblica Popolare, ma senza affondarla del tutto. Mentre si continua a combattere, il Giappone ritrova la sua centralità nei rapporti di forza tecnologici.
LA SETA NON VENDE PIÙ
Le ‘nuove vie’ tracciate da Pechino per strappare l’Europa agli Usa e installarsi in Africa stentano, proprio quando più servirebbero. Guerra ucraina, eccesso di prestiti ed errori marchiani riducono l’appeal cinese. Il nodo dell’Aiib. La bomba del mattone.
di Heribert Dieter
SICUREZZA GLOBALE CON CARATTERI CINESI
Con la Global Security Initiative Pechino aspira a rivoluzionare il sistema securitario mondiale. La proposta cinese intende promuovere il multilateralismo, sfidando l’approccio americano. Come la nuova strategia è applicata in Medio Oriente e in Ucraina.
di Dong Yifan e Sun Chenghao
HONG KONG, LA PORTA CINESE SUL SUD GLOBALE
Il Porto Profumato è in transizione. La Legge sulla sicurezza nazionale come àncora a Pechino. Le tensioni sino-americane ostacolano finanza e investimenti esteri, ma la città può diventare il connettore tra Cina e mondo altro dall’Occidente.
di Christine Loh
UN PAESE, TROPPI NOMI
Cina e cinesi si autodefiniscono in molti modi, retaggio di secoli in cui ogni dinastia al potere cercava d’imporsi anche ribattezzando il regno. Il confronto con Roma. Il dilemma identitario. Senza ‘il giusto nome’, la proiezione esterna soffre.
IL TEMPO FAVORISCE USA O CINA?
L’America resta in vantaggio, ma il suo primato appare incrinato. I fattori strutturali nei rapporti di forza fra le due maggiori potenze. Demografia, debito e bolla immobiliare sono i crucci di Xi. Le divisioni interne e l’ideologia woke minacciano gli Stati Uniti.
di Bernardino Regazzoni
CONTROLLARE L’EURASIA: UNA STRATEGIA OFFENSIVA PER GLI STATI UNITI
Sconfiggere la Russia in Ucraina e germanizzarla. Spezzare l’asse terrestre Mosca-Teheran. Radunare una coalizione lungo il Rimland, specie contro la Cina. Così l’America deve aggredire i propri rivali. Imperativo per l’oggi: evitare una guerra in Asia, perché la perderebbe.
di Seth Cropsey
L’EGEMONIA LIBERALE UNISCE CINA E RUSSIA
La discordia in America sul ruolo degli Usa nel mondo spalanca praterie per Mosca e Pechino, unite ideologicamente nella rivolta contro le regole americane. Perdere in Ucraina significa rafforzare i cinesi e gli antidemocratici a casa nostra.
di Jeffrey Mankoff
SUL DILEMMA UCRAINA-TAIWAN L’AMERICA SI GIOCA L’EGEMONIA
A Kiev e Taipei è in ballo la credibilità statunitense. Ma la tensione sulle risorse per l’Asia e per l’Europa esiste. E l’industria bellica non è attrezzata. Le faglie negli apparati. Come cambia lo schieramento nel Pacifico. Una domanda irrisolta: che cosa vogliamo dalla Cina?
di Federico Petroni, Giacomo Mariotto
VISTA DA TŌKYŌ, LA STRANA COPPIA FA PAURA
Il Giappone ha compiuto una vera e propria svolta strategica. Nella guerra fredda e sotto Abe, provava a divedere Mosca da Pechino. Ora le considera una cosa sola. Giocare sulle rivalità sino-russe non basta. Perché entrambe hanno un nemico comune: l’America.
di Kawashima Shin
OKINAWA NELL’OCCHIO DEL CICLONE
Le isole nipponiche a ridosso di Taiwan sono presidio armato con cui Stati Uniti e Giappone mirano a contenere la Cina. La presenza di militari americani genera sentimenti contrastanti nella popolazione locale. Ma oggi i giovani stanno cambiando idea.
di Marina Fujita Dickson
SE A TAIWAN SARÀ GUERRA, TŌKYŌ SI SCHIERERÀ CON GLI USA
Il Giappone è preoccupato dal declino americano e teme il mondo ‘multipolare’. La guerra in Ucraina e la sfida per Taiwan impongono una svolta nella strategia di difesa. L’importanza di controllare le isole del Pacifico.
di Watanabe Tsuneo ‘Nabe’
L’ESPANSIONE DELLA CINA NEL MAR CINESE MERIDIONALE
Xi Jinping accelera la penetrazione nelle strategiche acque di casa. Il recente caso dell’isola Triton nel conteso arcipelago delle Paracelso. Le dispute fra Pechino e Taipei si riflettono nei Mari Cinesi, oggetto di rivendicazioni incrociate fra gli Stati costieri.
di Mario G. Losano
L’AUSTRALIA NON SI PIEGA ALLA CINA
L’arroganza di Pechino ha spinto Canberra a potenziare le Forze armate e a schierarsi con gli Stati Uniti. Il cambio di governo non cambia la sostanza. La guerra economica cinese ha fallito. È in arrivo un’alleanza a tre con americani e giapponesi.
di Carl Rhodes
QUANTO INDIANO È L’OCEANO INDIANO?
L’ascesa di Delhi ai vertici del club delle potenze dipende dal controllo delle acque che bagnano il subcontinente. Il divario fra ambizioni e risorse va colmato presto perché il rischio di guerra mondiale incombe. Modi non vuol morire per Taiwan. La lezione di Panikkar.
LA GUERRA IN UCRAINA RISCALDA IL MEDITERRANEO
I vertici politico-militari della Difesa italiana sono impegnati nel contrasto delle iniziative di Mosca in Africa e nel nostro mare. Ci sono in giro più navi russe, ma preoccupano anche le attività del Gruppo Wagner. Perché il Niger è così importante. Il ritorno americano.
TAIWAN NON È SOLTANTO UNA CINA
Non si possono prevedere gli esiti dello scontro tra Washington e Pechino senza capire chi siano i taiwanesi. Il periodo coloniale giapponese e l’elaborazione di una coscienza collettiva. La finzione della ‘Cina libera’ e le datate ambizioni del Kuomintang.
di Alison Hsiao
TAIPEI NELLA TRAPPOLA DI TUCIDIDE
La strategia taiwanese è plasmata dalla minaccia di un attacco della Cina e dall’appartenenza al campo statunitense. Taipei dovrebbe apprendere dal proprio nemico, prima di combatterlo. Lo sbarco anfibio potrebbe non essere lo scenario peggiore.
di Chen Yeong-Kang
LA GUERRA CHE NESSUNO PUÒ VINCERE
Un conflitto armato tra Stati Uniti e Cina per Taipei sarebbe lungo, sanguinoso e mondiale. Se non prende l’isola con le buone, Pechino dovrà tentare l’assalto anfibio più grande della storia. Le opzioni militari cinesi e la risposta della coalizione americana.
di Lonnie Henley
COSÌ TAIWAN SI PREPARA ALL’INVASIONE
La Cina contempla l’uso della forza per riprendersi l’isola, ma non è ancora pronta ad attaccare. Le incursioni nella ‘zona grigia’ non sono semplici provocazioni. Perché l’esercito taiwanese punta (anche) sulla guerra asimmetrica. L’indispensabile ruolo degli Usa.
di Sheu Jyh-Shyang e Lee Jyun-yi
Autori
Gli autori del numero di Limes 9/23, La Cina resta un giallo.
La storia in carte
Le carte storiche del numero di Limes 9/23, La Cina resta un giallo.
a cura di Edoardo Boria